Ivana Debernardi, 34 anni,professoressa di matematica e fisica, sabato 6 gennaio, alle 15, nella cattedrale di Aosta, è stata consacrata dal vescovo di Aosta, mons. Franco Lovignana, nell’Ordo Virginum, prima valdostana nella diocesi.
Ero molto in ricerca e a quel punto mi è sembrato chiaro, inevitabile, prendere e partire. Non era ancora il momento per tornare ad Aosta. Avevo bisogno di capire chi ero al di là del mio contesto, della mia famiglia, ma anche della parrocchia, del mondo musicale dove ero inserita al 100%. E poi mi è arrivato in aiuto Taizé”.
COS’È L’ORDO VIRGINUM
La consacrazione nell’Ordo virginum è la scelta di vivere per tutta la vita la verginità “per il regno dei cieli”. Essa non comporta un distacco dalle forme del vivere che sono comuni nel contesto sociale in cui ciascuna consacrata è inserita. Le donne che ricevono questa consacrazione vivono in appartamenti o case private, sole, con i famigliari e in taluni casi con altre vergini consacrate. Svolgono un’attività lavorativa e si mantengono da sole.
Ciò si realizza secondo i carismi personali di ciascuna e in vari ambiti professionali, sociali ed ecclesiali. Attraverso il dialogo e il confronto con un accompagnatore spirituale e con il Vescovo diocesano ciascuna individua le modalità concrete con cui realizzare il proprio servizio alla Chiesa, definendo una propria regola di vita personale.
Non ci sono infatti Regole o Costituzioni comuni a tutte le consacrate. Ordinariamente le consacrate non vivono in comunità e non indossano abiti o segni distintivi. Il riferimento al Vescovo diocesano ha inizio già nel tempo della formazione che precede la consacrazione, e prosegue nel corso degli anni. Oltr e al Vescovo, ci sono figure di riferimento come l’eventuale delegato del Vescovo e l’accompagnatore spirituale.
Non ci sono figure come la superiora, ma ci possono essere donne consacrate che accompagnano il cammino di altre donne, in modo concordato e in uno stile fraterno e paritario. I consigli evangelici di povertà e obbedienza vengono vissuti con modalità che ciascuna verifica assieme al proprio accompagnatore spirituale ed al Vescovo, a seconda delle diverse condizioni di vita.
Non esiste una spiritualità propria dell’Ordo virginum in modo analogo alla spiritualità francescana, domenicana o altro, ma ogni consacrata nutre la propria fede attingendo alla ricchezza del Rito di consacrazione, lasciandosi interrogare e sostenere dalla vita stessa della comunità cristiana in cui è inserita.
Durante la consacrazione le vergini ricevono l’anello e il libro della Liturgia delle ore; si può ricevere anche il velo e/o altro segno secondo le usanze e le consuetudini approvate. Il testo più importante per conoscere l’Ordo virginum è il R ito di consacrazione e le sue introduzioni.
C’è poi il Codice di Diritto canonico al can. 604 e i testi che lo commentano. Inoltre va citato il numero 7 dell’Esortazione apostolica post-sinodale Vita consacrata, dove è esplicito il riferimento all’Ordo virginum.
Ne parla anche il Catechismo della Chiesa Cattolica (nn. 922-923-924) – testo tratto da www.camilliani.org.