ECONOMIA - 08 gennaio 2018, 17:00

Da luglio stop agli stipendi in contanti

Le retribuzioni dovranno essere corrisposte via bonifico, con pagamenti elettronici o con assegno, pena una sanzione di 5mila euro

Niente più stipendi in contanti. E' quanto prevede la Legge di Bilancio del 2018; dal 1° luglio 2018 non sarà più possibile per il datore di lavoro pagare in contanti gli stipendi. L’intento del provvedimento è quello di contrastare forme elusive dei rapporti di lavoro.

Le retribuzioni dovranno essere corrisposte via bonifico, strumenti di pagamento elettronico, pagamenti in contanti presso sportello bancario, emissione di un assegno, pena una sanzione di 5mila euro. Il pagamento della busta paga dovrà avvenire solo attraverso una banca/ufficio postale attraverso:

bonifico su conto corrente con codice IBAN indicato dal lavoratore;

altri strumenti per i pagamenti elettronici;

pagamento in contanti direttamente in banca o alla posta, solo se il datore di lavoro ha aperto un c/c di tesoreria con mandato di pagamento;

tramite assegno bancario o circolare, consegnato direttamente al lavoratore (o suo delegato).

Il divieto di utilizzare in contanti è valido per tutti i rapporto di lavoro subordinato:

rapporti di lavoro a tempo indeterminato e determinato;

contratti a tempo pieno e part-time;

contratti di apprendistato;

soci lavoratori di cooperative con contratti subordinati;

contratti a chiamata, job sharing e tutte le altre forme di lavoro flessibile (anche co.co.co).

La nuova norma non si applica nei rapporti di lavoro domestici come colf e badanti.

Ai datore che non rispetteranno l’obbligo di pagamento tracciato delle retribuzioni è applicata la sanzione amministrativa pecuniaria con una somma che varia dai 1.000 ai 5.000 euro.

red. eco.