Chez Nous - 30 dicembre 2017, 12:00

Beneficenza ostentata

Nella prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi si legge: “La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d'orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse…”. Proprio il contrario di quanto avviene sempre più frequentemente.

Assistiamo ad una ostentazione della beneficenza che è stata introdotta con forza dai grillini che si vantano delle donazioni che effettuano pubblicizzandole quanto più non si può. Tutto questo per un ritorno elettorale.

C’è chi, come il consigliere regionale unionista, Paolo Contoz, ha diffuso un assurdo comunicato stampa in cui annuncia la beneficenza che farà da qui alle elezioni regionali.

Infatti la stravaganza del comunicato di Contoz la si coglie dove si legge: “…Infine, informo che dal mese di gennaio 2018 il mio impegno si concretizzerà nell'istituzione di un fondo nel quale confluirà mensilmente una parte dell'indennità da me percepita - non inferiore ai mille euro - da destinare alle associazioni benefiche o di volontariato operative sul territorio regionale”.

Se tutti coloro che fanno beneficenza o sostengono i bisognosi diffondessero comunicati stampa le pagine dei giornali sarebbero colme di belle notizie. Di consiglieri regionali, comunali, comuni cittadini che fanno opere di beneficenza, partecipano a Fondazioni solidaristiche, dispongono lasciti alle associazioni di assistenza ai deboli, la Valle d’Aosta è fortunatamente stracolma. Eppure nessuno lo  scrive.

Lo sa il Consigliere Contoz, che tanti altri colleghi negli anni passati hanno contribuito a realizzare nei paesi del terzo mondo pozzi, ospedali, scuole, laboratori e via dicendo?

Lo sa il Consigliere Contoz che tanti suoi colleghi in silenzio contribuiscono al Banco Alimentare, alla Caritas, alla San Vincenzo e via dicendo? Sia ben chiaro, donare è sempre un bel gesto. Sono convinto tuttavia che i politici possano fare ben altro. Soprattutto se chi si vanta di fare beneficenza è stato duramente attaccato per la mancata convocazione della commissione che presiede.

Papa Francesco si è persino spogliato del crocifisso e dell’anello d’oro per dimostrare la sua vicinanza alla povertà e ai bisognosi. Altro che diffondere comunicati stampa sulla beneficenza fatta o futura. Papa Francesco è stato chiaro nel ricordare: “Quando fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti segreta; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà (Matteo 6, 3-4)”.

Ha ragione Jon Bon Jovi quando dice: “Se le persone sentono il bisogno di dirti quanto successo hanno, non sono affatto persone di successo”. Siamo a conclusione di legislatura e mai, come in questi ultimi cinque anni, per dirla alla Flaiano “epoca fu come questa tanto favorevole ai narcisi e agli esibizionisti. Dove sono i santi? Dovremo accontentarci di morire in odore di pubblicità”.

Dovremmo tutti meditare sulle parole del mitico prete di strada ligure don Andrea Gallo: “Se penso anche a tanti fedeli delle nostre messe domenicali, che fanno a gara per fare atto di presenza ai riti e alle iniziative parrocchiali solo per ‘farsi vedere’, per puro gusto dell’affermazione di sé o per esercizio di un potere che non sono riusciti a ottenere da nessun’altra parte”.

La beneficenza la si fa non la si pubblicizza.

Buon anno a tutti

piero.minuzzo@gmail.com