L’intervento normativo prevede, tra le altre, una modifica, molto rilevante per i nostri allevamenti, ai requisiti di accesso al premio per il settore del latte con decorrenza dall’anno di domanda 2017. Tale modifica è il frutto dell’importante lavoro di concertazione tra la Regione autonoma Valle d’Aosta e le altre Regioni, in particolare quelle dell’arco alpino, messo in atto negli scorsi mesi in sede di Commissione Politiche Agricole e di Conferenza Stato-Regioni.
• tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 300 mila;
• tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 40 mila
• contenuto di proteina superiore a 3,35%.
Quando solo due dei parametri sopra indicati fossero stati rispettati, il terzo avrebbe dovuto comunque rispettare i seguenti limiti:
• tenore di cellule somatiche (per ml) inferiore a 400 mila;
• tenore di carica batterica a 30° (per ml) inferiore a 100 mila;
• contenuto di proteina superiore a 3,20%.
Con particolare riferimento al tenore proteico, l’Assessorato aveva sin da subito segnalato al Ministero come negli allevamenti bovini della Valle d’Aosta il limite fissato dal decreto ministeriale era, di fatto, estremamente penalizzante, in quanto nella maggior parte dei casi il parametro è inferiore alla soglia del 3,20 per cento, senza possibilità di miglioramento. Si tratta, infatti, di un parametro connesso ad aspetti di razza (le razze Valdostana Pezzata nera, Valdostana Pezzata rossa e Valdostana Castana denotano bassi valori proteici determinati dalle loro caratteristiche), alla pratica del pascolamento, alle caratteristiche dei foraggi utilizzati per l’alimentazione durante il periodo invernale e, infine, all’alimentazione prevista dal Disciplinare di produzione della DOP Fontina, che limita fortemente l’uso di alimenti ad elevato contenuto proteico.