“Domenica quella montagna che tanto amo guardare ogni mattina dalla finestra, mi ha dimostrato la sua potenza devastante, in grado di spegnere la nostra esistenza in un secondo. Non lo so' ancora cosa volesse insegnarmi ma ho capito che non bisogna mai smettere di darle del Lei, ed oggi la rispetterò ancora più di prima.”
Imer Luberto affida al suo profilo Facebook queste parole, una settimana dopo l’incidente di cui è stato vittima a Punta Pousset, sopra il villaggio di Epinel a Cogne. Venticinque anni, Luberto stava compiendo con un amico la salita alla Punta quando un fulmine lo ha colpito ad un sopracciglio traversando una narice e la guancia sinistra.
I giovani erano quasi in vetta al Pousset quando, verso mezzogiorno, si è scatenata la tempesta. Per chiedere soccorso i due escursionisti hanno dovuto scendere più a valle del punto in cui si trovavano perché in quella zona non c’era campo per i cellulari.
Per Imer Luberto, che è già tornato a casa, sono stati necessari oltre trenta punti di sutura.