Per garantire professionalità, sicurezza e affidabilità, per essere sempre al top, per far si che chi ha bisogno di aiuto e lo cerca in te, veda, guardandoti, una spalla sicura su cui potersi appoggiare, è necessario essere sempre pronti, allenarsi e addestrarsi con costanza e sacrificio.
Oggi però, quel paracadute che nell'immaginario comune è legato al volto di eroi temerari, ha strappato questo soldato ai suoi cari, ai suoi affetti... per sempre.
Il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, appresa la notizia del decesso del giovane Sergente ha espresso, a nome dell’Esercito e suo personale “il più profondo cordoglio e sentimenti di vicinanza ai familiari del sottufficiale”
Paracadutista esperto, aveva conseguito anche il brevetto americano di tecnica caduta libera, nonché quello di paracadutista militare portoghese e spagnolo.
Anche il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano, ha espresso profondo cordoglio, a nome delle Forze Armate e suo personale, al Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ed ai familiari del Sergente Incursione sottolineando come "Addestramento, coraggio e determinazione, sono aspetti fondamentali grazie ai quali gli uomini e le donne delle nostre Forze Armate - recita una nota stampa della Difesa - operano quotidianamente da protagonisti di eccellenza in tutti i complessi scenari operativi, contribuendo in maniera fondamentale a garantire la sicurezza della collettività".
Ciao Sergio, giovane eroe, adesso voli lassù, in mezzo agli angeli e il tuo basco, quel basco amaranto che tanto amavi, da oggi è un pò più rosso, lì dentro ci sei anche tu... per sempre.