FEDE E RELIGIONI - 07 novembre 2014, 09:30

PAPA: Cuore caldo dell’Africa

È «un attento e gioioso apostolato alle famiglie» il più grande contributo che la Chiesa può dare al futuro del Malawi. Lo ha sottolineato Papa Francesco giovedì mattina, 6 novembre, nel discorso ai vescovi del Paese definito il «cuore caldo dell’Africa».

Ricevuti in occasione della visita «ad limina», i presuli malawiani sono stati esortati dal Pontefice a «sostenere, educare ed evangelizzare le famiglie, specialmente quelle in situazioni di difficoltà economica, di rottura, di violenza o di infedeltà». Dopo aver espresso «apprezzamento per l’ammirevole spirito della gente del Malawi, che, pur dovendo affrontare numerosi ostacoli resta salda nel suo impegno per la vita familiare», il vescovo di Roma ha spiegato che «è nella famiglia che la Chiesa e la società in Malawi troveranno le risorse necessarie per rinnovare ed edificare una cultura della solidarietà». Da qui la raccomandazione ai presuli del Paese africano affinché abbiano «sempre presenti i bisogni, le esperienze e le realtà delle famiglie». Perché, ha aggiunto, «non c’è nessun aspetto della vita familiare — infanzia e gioventù; amicizia, fidanzamento e matrimonio; intimità sponsale, fedeltà e amore; relazioni interpersonali e sostegno — che sia escluso» dall’amore di Dio.

Infine il Pontefice ha richiamato anche il servizio offerto dalle istituzioni sanitarie cattoliche alle vittime dell’Aids, soprattutto ai «bambini orfani, lasciati senza amore e sostegno».In precedenza Francesco, aveva ricevuto in udienza una delegazione dell’Alleanza evangelica mondiale. Nel suo discorso incentrato su tematiche ecumeniche si è detto fiducioso che, con l’aiuto dello Spirito Santo, si «possa inaugurare una nuova tappa nelle relazioni tra cattolici ed evangelici». Perché, ha commentato, «la realtà delle nostre divisioni deturpa la bellezza dell’unica tunica di Cristo, ma non distrugge completamente la profonda unità generata dalla grazia in tutti i battezzati».

o.s.