Vita grama per gli usurai in Valle d'Aosta. Anche nella nostra regione la contrazione del credito bancario si è fatta sentire nell'ultimo anno, ma il numero delle famiglie e delle imprese valdostane che si sono rivolte a 'prestasoldi' per ottenere denaro è quasi la metà della media nazionale.
Lo rileva un'indagine della Cgia di Mestre, secondo la quale la realtà italiana meno esposta al fenomeno criminale rimane il Trentino, con un indice del rischio usura pari a 49,2 (50,8% in meno della media nazionale) ma la Valle d’Aosta segue non distante con il 57,6 (42,4% in meno della media Italia) distanziando il terzo posto del Friuli che ha un indice del 69,7 (30,3% in meno della media nazionale). Quanto al movimento del credito, negli ultimi due anni le banche italiane hanno erogato a famiglie e imprese complessivamente quasi 100 miliardi di euro in meno dei 24 mesi precedenti.
Con meno soldi a disposizione e la disoccupazione in aumento, il rischio usura assume dimensioni sempre più preoccupanti, soprattutto al Sud.Nelle aree dove c'è più disoccupazione, alti tassi di interesse, maggiore sofferenze, pochi sportelli bancari e tanti protesti, la situazione è decisamente a rischio.
La Cgia rileva che tra la fine del 2011 e il dicembre 2013 la diminuzione degli impieghi bancari per le famiglie è stata di 9,6 mld (-1,9%), mentre le imprese hanno registrato una flessione di 87,6 mld (-8,8%). Per il segretario della Cgia Giuseppe Bortolussi “oltre agli effetti della crisi economica e al calo della domanda di credito questa forte riduzione dell'erogato è stata dovuta anche al deciso aumento delle sofferenze bancarie che a giugno di quest'anno ha toccato la cifra record di 168 miliardi di euro”.
“Con le sole denunce effettuate all'Autorità giudiziaria - conclude Bortolussi - non è possibile dimensionare il fenomeno dell'usura: le segnalazioni, purtroppo, sono ancora molto poche”.