Mal comune mezzo gaudio. Come Aosta, anche la 'montana'Torgnon si scopre invasa dal traffico di auto e bus, al punto che il parcheggio in questi giorni è divenuto 'selvaggio', con i pedoni impotenti vittime delle auto sui marciapedi, costretti a camminare in mezzo alla strada con il rischio di farsi travolgere dalle vetture.
In questi giorni di gennaio, complice la chiusura temporanea delle stazioni sciistiche di Valtournenche e Cervinia, e l'organizzazione di diverse gite delle scuole di sci di Cogne e di Courmayeur, “circolare a piedi a Torgnon è realmente pericoloso”, sostiene una villeggiante 'fidelizzata' ma delusa “dal peggioramento della qualità della vita in una località turistica di montagna che fino a pochi anni fa aveva saputo preservare al meglio le sue peculiarità ambientali”.
“Prima o poi a qualcuno salteranno i nervi e allora potrebbe succedere di tutto”, teme un commerciante di Torgnon che pochi giorni fa ha rischiato il linciaggio per aver lasciato la sua auto alcuni minuti in un parcheggio privato, giusto il tempo di alzare la saracinesca. “Siamo una località turistica – commenta con amarezza – non possiamo andare avanti così. Se il Comune non riesce a risolvere il problema della viabilità, intervenga l'Amministrazione regionale...”.