La miniera più alta d'Europa domina imperturbabile il paese di Cogne dall'alto dei suoi 2500 metri, ma con la cessazione della concessione mineraria rischia oggi di essere definitivamente chiusa, e questo senso di perdita si riflette nel profondo dei personaggi e dell'intera comunità della località valdostana. E' questa la trama del documentario "Questa Miniera", una delle quattro opere firmate da un autore italiano in concorso al 61/esimoTrento Film Festival, che si inaugura il prossimo 25 aprile a Trento e Bolzano.
L'autrice è la regista Valeria Allievi, milanese di nascita ma che da diverso tempo vive e lavora in Valle d'Aosta.Cogne: un paese di montagna, la gente, la miniera. Questi elementi si fondono nel documentario che Valeria Allievi ha dedicato ad un patrimonio inestimabile: la memoria. La miniera non ha solo costituito il luogo di lavoro di quasi tutte le famiglie di Cogne, è parte integrante e viva della loro storia e della loro vita famigliare.
E' quel luogo di lavoro che in passato ha salvato dalla guerra, dalla povertà, che ha permesso agli abitanti di crescere i figli, i nipoti, di costruire le case. E ora la prospettiva della sua chiusura significherebbe per questa comunità vedere annullate le proprie origini, difenderla preservare anche la propria identità.
Valeria Allievi ha preso parte a diverse edizioni di Trento Film Festival e in particolare, nel 2009 con il documentario "Karl", commovente ritratto dell'alpinista altoatesino Karl Unterkircher tragicamente scomparso sul Nanga Parbat nell'estate 2008, ha vinto la Genziana d'Oro - Premio della Città di Bolzano per il miglior film di sport alpino, esplorazione e avventura.