La necessità “di difendere le nostre prerogative statutarie, per riacquistare e applicare le competenze primarie attribuite alla Regione, unica soluzione per determinare, in sede locale, le politiche di sviluppo socio-economiche della nostra comunità” è ribadita da direttivo Direttivo Confederale del Savt.
Le priorità del Savt sono: mantenimento e crescita delle risorse destinate al sistema della protezione sociale; riduzione dei costi della politica e adeguamento dei vitalizi parlamentari alle norme pensionistiche generali; introduzione di principi di gradualità nel passaggio tra il vecchio ed il nuovo sistema pensionistico.
In particolare la discussione del Direttivo Confederale del Savt si è soffermata “sulla necessità di implementare la contrattazione territoriale e regionale sindacale per contribuire alla crescita dei salari e favorire la partecipazione diretta dei lavoratori all'interno dell'azienda”. In ultimo, ma non certamente in ordine di importanza, il Direttivo Confederale ha ribadito la necessità di continuare la battaglia politico-sindacale del SAVT, svolta fino ad oggi, a favore della regionalizzazione dei contratti pubblici della scuola e della sanità valdostana”.
Guardando ancora alle problematiche sul tappeto, il Savt sollecita la definizione “di un percorso sostenibile per chiudere il nefasto capitolo dei lavoratori esodati”; la rivalutazione delle pensioni e sblocco della contrattazione pubblica prevedendo nei rinnovi contrattuali pubblici e privati almeno il recupero dell'inflazione reale; l’applicazione di una nuova politica di riduzione del carico fiscale per i lavoratori e le imprese. Inoltre il Savt chiede di “incentivare la lotta all'evasione ed all'elusione fiscale per recuperare risorse da destinare all’occupazione”, di ridurre la tassazione del lavoro per rilanciare i consumi e la concertazione con tutti gli attori sociali, economici, finanziari e politici per rilanciare un piano economico sostenibile che garantisca nuovo sviluppo.