Valle d’Aosta Aperta non vuole restare nella “terra di nessuno” del ballottaggio. Dopo aver proposto un confronto pubblico con UV e PD nei mesi scorsi — proposta rimasta inascoltata — oggi esprime con chiarezza il proprio sostegno a Rocco/Fadda e lancia un appello energico contro l’astensionismo.
«Riteniamo che Rocco e Fadda rappresentino l’unico interlocutore credibile, per rispetto dei valori costituzionali e democratici, rispetto allo schieramento Girardini e Furci.»
«Il nostro programma resta distinto… chiediamo autonomia reale dal livello regionale nelle decisioni cittadine, difendiamo sanità e servizi pubblici e siamo contrari alle privatizzazioni che indeboliscono il welfare locale.»
L’appello è chiaro, deciso. E nasce dalla consapevolezza di aver sfiorato il traguardo dell’elezione regionale: Valle d’Aosta Aperta è rimasta fuori dal Consiglio regionale per soli 83 voti. vdaaperta.it
Nella nota pubblicata, il movimento ricorda di aver chiesto — già prima del voto — un confronto sui contenuti con UV e PD per costruire una lista unitaria alternativa alle destre. Ma quel dialogo non è mai decollato. Oggi, a urne chiuse e alle porte del ballottaggio, il sostegno a Rocco e Fadda è presentato come l’unica scelta coerente: non una alleanza totale, ma un “voto utile” per evitare il peggior scenario.
«In un confronto costruttivo avvenuto oggi … abbiamo registrato un’apertura su alcune nostre proposte, tra cui un impegno più deciso sul diritto all’abitare … maggiore trasparenza e partecipazione nei quartieri … e la promozione “Aosta duty free” per i turisti extra UE.»
Il richiamo finale è un invito concreto, urgente:
«Per queste ragioni invitiamo le aostane e gli aostani a combattere l’astensionismo recandosi alle urne domenica 12 ottobre, e a scegliere Rocco e Fadda al ballottaggio.
La nostra coerenza non cambia e dentro o fuori l’Aula continueremo a incalzare, proporre e monitorare … decisioni trasparenti.»
In altri termini: Valle d’Aosta Aperta gioca un ruolo da ago della bilancia. Non entra nel governo cittadino con pacchetti di poltrone, ma offre un sostegno politico forte, basato su valori e piattaforme concrete. È il primo (e forse unico) endorsement ufficiale da parte di una delle forze escluse dal primo turno.
Se il ballottaggio fosse un’arena, VdA Aperta ha già scelto da che parte stare — e invita la città a seguirla, non come voto di bandiera, ma come voto di responsabilità.





