Sabato 4 ottobre, la sala polifunzionale di Toceno ha ospitato la cerimonia di premiazione della 16esima edizione del Premio letterario internazionale “Salviamo la Montagna”, un evento che celebra autori e opere capaci di dare voce alle realtà alpine e al loro futuro. Il pomeriggio è stato animato dalle letture dei brani vincitori da parte di Monica Balassi e Roberto Bassa, creando un’atmosfera partecipata e suggestiva.
Il premio, promosso dall’Associazione Amici della Montagna e del Cortaccio, con il sostegno dei Comuni di Toceno, Cevio e Lavizzara, della Fondazione Valle Bavona, del Museo regionale dell’emigrazione vigezzina nel mondo, dello Studio legale Testore e di Ascona-Locarno Turismo, ha anche il patrocinio dell’Unione Montana dei Comuni della Valle Vigezzo e la collaborazione di numerose associazioni locali, dalla Pro Loco al Gruppo Alpini, dalla Società Subalpina di Imprese Ferroviarie alla Libreria-Editrice Il Rosso e il Blu.
Il sindaco di Toceno, Tiziano Ferraris, ha sottolineato l’importanza del concorso: «Contribuire a mantenere alta l’attenzione sulla difesa dei territori montani e sulla vita in montagna è fondamentale». Un concetto ribadito anche da Paolo Crosa Lenz, membro della giuria. Durante il pomeriggio, Ezio Ferraris, presidente dell’Associazione Amici della Montagna e del Cortaccio, ha assegnato la targa “Amico della Montagna 2025” a Nori Botta, per l’impegno con l’associazione Sentieri degli Spalloni.
Tra i riconoscimenti più significativi della giornata, spicca la Targa Andrea Testore assegnata a Mauro Carlesso, il noto Viaggiatore Vegano che scrive per AostaCronaca. Carlesso è apprezzato per i suoi articoli di montagna e itinerari, brevi racconti e prose che raccontano non solo le vette, ma anche le comunità e le tradizioni alpine, con uno sguardo attento al futuro delle Alpi e alla sostenibilità dei territori montani.
Commentando il premio, Carlesso ha confessato:
«Mi sono davvero emozionato. Il racconto del libraio di montagna pubblicato su Aostacronaca ha suscitato un interesse che non mi sarei mai aspettato… Grazie per pubblicare i miei pensieri. Grazie per diffondere la cultura anche attraverso il mio modestissimo contributo. Grazie per sostenere anche chi, come me, “non scrive per dire qualcosa ma scrive perché ha qualcosa da dire” (Francis Scott Fitzgerald)».
Nella sezione narrativa, la vittoria è andata a Monica Piffaretti con la Targa Plinio Martini, seguita da Paolo Volorio e Valter Guglielmetti, mentre tra le poesie si è distinta Rita Vecchi. Nel giornalismo il primo posto è stato assegnato a Dino Stevanivic, mentre nella categoria “Montagna del futuro” la Targa Andrea Testore ha celebrato il contributo visionario di Carlesso.
Altri riconoscimenti hanno celebrato l’emigrazione, con la Targa del Museo dell’Emigrazione Vigezzina nel Mondo a Andrea Delvescovo e Marco Sonzogni, e i tradizionali premi della Società Operaia, tra cui la Targa Ferruccio Del Zoppo.
La manifestazione conferma come il Premio Salviamo la Montagna non sia solo un concorso letterario, ma un vero e proprio momento di condivisione culturale, in cui lettura, passione per la montagna e attenzione al futuro dei territori si incontrano. L’assegnazione della Targa a Carlesso è un riconoscimento al valore di chi sa raccontare le montagne con competenza, sensibilità e amore per la natura, offrendo al pubblico itinerari, racconti e riflessioni che uniscono curiosità, avventura e responsabilità ambientale.













