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ECONOMIA | 17 agosto 2025, 22:54

A Oyace il Rapporto Montagne Italia 2025: agricoltura e zootecnia al centro del futuro valdostano

Uncem torna sul territorio con un nuovo appuntamento: lunedì 18 agosto, a Oyace, focus sul settore primario e sulla qualità del sistema agricolo. Tra gli ospiti Jean Barocco, consigliere nazionale Uncem, che rilancia il ruolo strategico della Valle d’Aosta nelle politiche per le aree montane

Jean Barocco

Jean Barocco

L’agricoltura non è solo produzione, ma presidio sociale, culturale ed economico dei territori alpini. Ne è convinto Jean Barocco, consigliere nazionale Uncem, che lunedì 18 agosto sarà a Oyace per la presentazione del “Rapporto Montagne Italia 2025” realizzato da Uncem ed edito da Rubbettino. Dopo l’anteprima di Quart, l’iniziativa arriva nel cuore della Valpelline con un confronto pubblico dedicato al settore primario, chiamato a misurarsi con i cambiamenti della nuova PAC e con le sfide della qualità e della competitività.

«Il punto decisivo per il futuro delle aree montane – sottolinea Barocco – è la qualità del sistema agricolo. Non si tratta solo di numeri o di superfici coltivate, ma di addetti, operatori, famiglie impegnate a tenere in vita l’agricoltura e la zootecnia. Senza questo tessuto umano e professionale, ogni strategia per la montagna rischia di essere sterile».

L’appuntamento è fissato per le ore 20.30 nel salone comunale Linda Gorret, in frazione La Crétaz. Insieme a Jean Barocco interverranno Stefania Clos, sindaco di Oyace, Marco Carrel, assessore all’agricoltura e risorse naturali della Regione, Michele Sigaudo, direttore didattico dell’Institut Agricole Régional, Roberto Colombero, presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, presidente nazionale Uncem.

Il “Rapporto Montagne Italia 2025” supera le 800 pagine di dati, numeri e analisi, coordinati da Luca Lo Bianco e Marco Bussone, con contributi di sociologi, economisti e ricercatori, oltre a testi firmati dal presidente Sergio Mattarella, dal ministro Roberto Calderoli e da Papa Francesco. Un’opera corale che fotografa le trasformazioni avvenute negli ultimi sette anni e offre chiavi di lettura per le politiche comunitarie e nazionali sul “rurale”.

Per Barocco, la sfida è chiara: «La montagna non può essere ridotta a cartolina turistica. Serve un nuovo patto tra agricoltura, comunità locali e istituzioni, in grado di garantire prospettive economiche, dignità del lavoro e salvaguardia ambientale. È questo l’orizzonte su cui la Valle d’Aosta deve misurarsi, partendo dai suoi punti di forza».

Uncem, tornando nelle comunità, mette al centro il territorio, con un dibattito aperto e partecipato. L’agricoltura valdostana, stretta tra i problemi della redditività e le opportunità offerte dalla nuova PAC, si ritrova così a Oyace per immaginare il futuro della montagna.

Rapporto Montagne Italia 2025 – Rubbettino Editore

pi.mi.

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