Consiglio Valle Comuni - 25 luglio 2025, 23:45

VELINA Velina Rossonera e Arcobaleno

Cronache semiserie da Palazzo regionale e non solo: indiscrezioni, frecciate e silenzi dal teatrino politico valdostano da mettere in ridicolo

VELINA Velina Rossonera e Arcobaleno

Questa volta la politica valdostana si è data al ping-pong giuridico. Con una palla molle. Dopo settimane di sospiri, minacce legali, mezze conferenze stampa e comunicati con l’aria di chi ha trovato il cavillo perfetto, il ricorso contro la data del referendum del 10 agosto pare destinato ad afflosciarsi come un soufflé senza lievito. Paolo Sammaritani, avvocato, consigliere regionale e referente dei ricorrenti, ha spiegato che “stanno valutando”. Valutando, eh, mica facendo. E intanto il tempo scivola via, il decreto elettorale è uscito, e l’agosto, invece di portare risposte, ci regala sudate istituzionali e tentennamenti da spiaggia.

Nel frattempo, mentre il diritto si riposa e le tattiche si sgonfiano, ad Aosta si balla la tarantella degli inciuci pre-elettorali. Raffaele Rocco piace a tutti (o meglio: non dispiace a nessuno, che è la vera misura della politica moderna). Ma il vero problema è il vice. Il Partito Democratico lo vuole per sé, l’Union Valdôtaine pure, e il “centro autonomista” (che a questo punto sembra un club segreto) non ci pensa nemmeno a mollare l’osso. Vertice aggiornato a martedì. Ma con l’ipotesi Dondeynaz ancora lì, a penzolare come una lampada che non si decide a cadere. Morale: per ora il candidato sindaco è il Vuoto Istituzionale. E il vice? Il Caos Calcolato.

E mentre giù a Gressoney si lavora sul serio — con cantieri veri, ingegneri veri e sopralluoghi sudati — e l’assessore Sapinet si arrampica fra i massi con l’elmetto e la retorica (“azioni concrete che parlano di futuro”…), ad Aosta l’unica cosa messa in sicurezza è la nebbia sulle candidature. Però ehi, almeno i cantieri hanno un senso. A Pont Sec e Steischlag si proteggono strade, qui in città si proteggono... posizioni.

Nel bel mezzo di tutto questo, la Regione ha deciso: si vota. Ufficiale, con tanto di pubblicazione sul Bollettino. Il 28 settembre sarà il nostro Super Sunday: Consiglio regionale, sindaci, vice sindaci e consigli comunali in 65 Comuni. Un'overdose di democrazia rappresentativa, servita fredda.

E nel frattempo? Silenzio. Il Consiglio regionale ha chiuso i battenti e si è congedato in pieno stile valdostano: ignorando completamente una raffica di interrogazioni, tra cui quella di Chiara Minelli sulle cure odontoiatriche pubbliche. Hai male ai denti e sei senza soldi? Pazienza. La risposta? “Arriverà per iscritto”. Quando? Quando potranno. Con comodo. Perché l'urgenza del mal di denti non compete alla priorità del dibattito politico. D’altronde, volete mettere l'importanza di litigare per un posto da vicesindaco con quella di poter masticare? Suvvia.

Qui, sotto il cielo rovente di luglio, le priorità sono chiare: difendere i ruoli, non i diritti. Rottamare le mozioni, non le macchine amministrative. Lasciar parlare i comunicati, non le persone. E così finisce anche questa puntata della nostra Velina Rossonera e Arcobaleno, con le solite Sentinelle del Tombino pronte a farsi una devitalizzazione emotiva: senza anestesia, senza risposta e — ça va sans dire — senza dibattito.

Alla prossima, se i denti reggono.

Firmato Le Sentinelle del Tombino – allias Le Betoneghe

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