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CULTURA | 24 giugno 2025, 08:00

Milarepa, la natura si ribella e il cinema respira: la visione potente di Louis Nero in anteprima ad Aosta

Un viaggio di redenzione in un mondo post-apocalittico. La prima internazionale di Milarepa, girato in Sardegna, approda ad Aosta il 27 giugno. Il regista Louis Nero firma un’opera visionaria e intensa, sospesa tra mito, spiritualità e denuncia ecologica. Cast stellare, scenografie sontuose e uno sguardo autoriale che lascia il segno

Louis Nero

Louis Nero

C’è un tempo in cui la natura parla. E c’è un cinema che riesce ad ascoltarla. Milarepa, l’ultimo film del regista Louis Nero, è proprio questo: un’eco antica che risuona in un futuro spezzato, una favola nera in cui la vendetta diventa il seme della trasformazione, e la bellezza selvaggia della natura prende il sopravvento sulle rovine della civiltà.

La prima internazionale di questo attesissimo film si terrà venerdì 27 giugno alle ore 21.00 presso il Cinéma Théâtre de la Ville di Aosta (via Xavier De Maistre 21), alla presenza del regista. La sera successiva, sabato 28, lo schermo ospiterà anche un momento di approfondimento con Virna Ballero, insegnante di yoga e meditazione. Una doppia serata che si preannuncia come un piccolo evento culturale, sospeso tra cinema e riflessione spirituale.

“Con Milarepa ho voluto raccontare il cammino interiore di una ragazza che si fa portatrice di un cambiamento profondo”, ha spiegato Louis Nero, autore capace da anni di coniugare sperimentazione visiva e ricerca simbolica.

Girato interamente in Sardegna, il film è ambientato in un mondo post-apocalittico, dove la natura ha ripreso il controllo su una tecnologia ormai inutile. Protagonista è Mila, giovane donna devastata dalla morte del padre, spinta da un impulso vendicativo che la condurrà — attraverso dolore, violenza e spiritualità — verso una rinascita personale e cosmica.

La forza del film, però, non è solo nel soggetto. Il cast è da capogiro: Harvey Keitel, F. Murray Abraham, Franco Nero, Isabelle Allen, Angela Molina, Hal Yamanouchi, Diana Dell’Erba e altri grandi nomi. Ma Milarepa è anche un’opera coralmente potente grazie al contributo tecnico di grandi maestri del cinema italiano: i costumi sono firmati da Alessandro Lai, la scenografia da Paki Meduri, il trucco da Vittorio Sodano, la fotografia da Micaela Cauterucci e la colonna sonora da Andrea Guerra. Un team artistico di altissimo livello, che restituisce al grande schermo una dimensione poetica e sensoriale.

Finanziato con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, Milarepa è anche un esempio virtuoso di produzione cinematografica territoriale, sostenuta dalla Sardegna Film Commission, con il supporto del Comune di Cagliari e della Fondazione della Sardegna Film Commission.

Louis Nero, che ha all’attivo opere come Rasputin, Il Mistero di Dante e The Broken Key, conferma la sua poetica riconoscibilissima: visionaria, filosofica, spirituale, ma anche profondamente politica. La sua regia è come una pergamena incisa nel vento, un invito a guardare il mondo con occhi più antichi, dove la vendetta non è mai fine a sé stessa, ma l’inizio di un cammino interiore.

“Questo film è una parabola contemporanea sull’illusione del controllo umano – afferma il regista – e sulla necessità di ritrovare un equilibrio più profondo con l’universo”.

Un cinema dunque che non intrattiene soltanto, ma interroga. Che fa riflettere sul potere distruttivo della tecnologia, sulla sacralità della natura, sulla responsabilità del gesto umano. Un cinema che non ha paura di sporcarsi le mani e al tempo stesso elevare il pensiero.

Chi ha amato il Tarkovskij più simbolico o il Malick più contemplativo troverà in Milarepa una voce personale e potente, che non cerca il compromesso ma il confronto diretto con l’anima dello spettatore.

🎥 Trailer ufficiale
https://youtu.be/mow4VgLmi88?si=T9EkXWtKLfIqVg0J

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pi/mg

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