Un passo avanti concreto, anzi più d’uno, sulla strada della mobilità intelligente, sostenibile e inclusiva. Così può essere definita la nuova legge sui trasporti approvata il 7 maggio 2025 dal Consiglio Valle con 26 voti favorevoli e 9 astensioni. Un testo breve — sei articoli — ma denso di novità che aggiornano il quadro normativo esistente e danno forma a scelte politiche precise.
Biglietto unico e collegamenti transfrontalieri
La legge introduce, tra le novità più attese, il primo abbonamento unico per il trasporto pubblico regionale. Un risultato reso possibile grazie alla progressiva interoperabilità tra i sistemi informatici dei mezzi su gomma e ferro.
«Questo disegno di legge interviene su tre leggi regionali con obiettivi chiari: migliorare la qualità dei servizi, semplificare l’accesso e incentivare una mobilità più sostenibile», ha spiegato l’assessore ai trasporti Luigi Bertschy, cuore pulsante della riforma.
L’altro fronte di rilievo è quello dei collegamenti transfrontalieri: una nuova norma permetterà, una volta siglato l’accordo bilaterale Italia-Svizzera, di finanziare la riattivazione della linea per Martigny. Un’operazione simbolica e concreta allo stesso tempo, che collega territori e persone oltre i confini.
Navette gratuite e incentivi elettrici
Altro punto cardine: la possibilità di rendere gratuiti alcuni servizi di trasporto pubblico locale, a partire dalle navette verdi che collegheranno i parcheggi d’ingresso con il centro di Aosta. Una misura sperimentale, ma di grande potenziale per chi punta a ridurre il traffico e le emissioni.
Non solo: si potrà attivare il trasporto a chiamata per studenti universitari con disabilità non residenti, dando così gambe all’inclusione. «Abbiamo accolto con convinzione la richiesta dell’Unione ciechi: è una misura di civiltà che tiene conto delle esigenze specifiche di questi cittadini», ha sottolineato Bertschy.
Nel capitolo mobilità sostenibile, spicca l’introduzione di contributi per l’acquisto di motoslitte elettriche, e — grazie a un emendamento del PCP — anche di quad full electric. «Anche in montagna lo sviluppo di modalità di spostamento sostenibili è centrale», ha ribadito l’assessore.
Il dibattito: convergenza su molti fronti
Il clima in aula è stato di sostanziale condivisione, pur con sfumature diverse. Il relatore Roberto Rosaire (UV) ha parlato di una legge «che migliora l’accessibilità e rende più flessibile l’uso del trasporto pubblico». E ha ricordato che la gratuità non riguarderà solo servizi scolastici o integrativi, ma potrà estendersi anche alle linee di base.
Chiara Minelli (PCP) ha accolto «positivamente l’impegno sull’elettrificazione della mobilità», chiedendo però una visione ancora più versatile: «Estendere i contributi ai quad con cingoli smontabili rende il mezzo utilizzabile tutto l’anno».
Dal gruppo Pour l’Autonomie, il capogruppo Aldo Di Marco ha sottolineato l’attenzione all’inclusione e la volontà di promuovere stili di vita sostenibili. «Questa legge recepisce le aspettative dei cittadini e innalza la qualità dei servizi».
Paolo Cretier (FP-PD) ha parlato di «una legge che guarda ai territori e risponde alle esigenze reali, anche con interventi puntuali sulla normativa per i contributi». E ha rivendicato la coerenza di una visione: «Transizione ecologica significa anche ridurre le barriere per chi vuole passare a mezzi a bassa emissione».
Infine, Claudio Restano (RV) ha applaudito alla bigliettazione elettronica, suggerendo però che «si poteva osare di più» sul fronte dei veicoli elettrici per l’alta montagna, come i gatti delle nevi.
In sintesi, questa legge guarda avanti. Non è una rivoluzione, ma è una messa a punto intelligente. Serve a muoversi meglio, inquinare meno e includere di più. Riguarda i turisti, gli studenti, i pendolari, chi abita le vallate laterali e chi arriva da fuori per studiare o lavorare.
Come ha detto l’assessore Bertschy in chiusura: «Questo provvedimento migliorerà la qualità dei nostri servizi di trasporto, rafforzando la capacità della Regione di rispondere alle esigenze della popolazione». Una Regione che, se vuole essere davvero moderna, non può lasciare indietro nessuno. Nemmeno su una corsa in navetta.