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Diritti degli Animali | 02 maggio 2025, 15:17

Una corsia per la vita: Anas premiata per il salvataggio degli animali sulle strade italiane

Dal gheppio all’airone, fino ai gatti randagi: il Premio “Penna d’Oca 2025” celebra l’impegno concreto dell’azienda statale. Un esempio virtuoso di civiltà e sicurezza, mentre l’abbandono animale resta una piaga impunita

Una corsia per la vita: Anas premiata per il salvataggio degli animali sulle strade italiane

C’è una rete che unisce asfalto, umanità e senso civico. Ed è quella tessuta ogni giorno dai cantonieri Anas, spesso in silenzio, mentre sorvegliano strade e autostrade italiane. Proprio a questo impegno costante e poco raccontato è stato conferito il Premio “Penna d’Oca 2025”, assegnato nella prestigiosa cornice della Sala della Protomoteca in Campidoglio, nell’ambito della seconda edizione del premio promosso dall’associazione Pet Carpet con il sostegno della Presidente dell’Assemblea Capitolina, Svetlana Celli.

A ricevere il riconoscimento è stato Simone Iovine, cantoniere della Struttura territoriale del Lazio, noto per aver salvato – tra gli altri – un airone cenerino e un gheppio lungo la statale Aurelia. Accanto a lui, Marco Ludovico, Direttore della Comunicazione di Anas, ha raccontato l’impegno strutturale dell’azienda nella tutela degli animali e nella diffusione della cultura della sicurezza.

Con una rete di oltre 32mila chilometri di strade, Anas salva un animale ogni cinque giorni, in collaborazione con associazioni animaliste e grazie alla crescente sensibilità dei cittadini. E non si tratta solo di cani o gatti: tartarughe, gufi, cavalli e persino esemplari di fauna selvatica trovano soccorso grazie a questo impegno quotidiano.

Le campagne di comunicazione, come #AMAMIeBASTA e il Pet Camper Tour, hanno avuto un impatto significativo. Secondo i dati, le segnalazioni da parte degli utenti sono aumentate del 30% in pochi anni. Ma il quadro non è tutto roseo: il numero di animali trovati morti sulle strade è quasi raddoppiato dal 2019 al 2022, un segnale chiaro che l’abbandono resta una ferita aperta, soprattutto nel Mezzogiorno.

Il monito è chiaro: abbandonare un animale non è solo un atto ignobile, è anche un reato punito dal Codice Penale. E nei casi peggiori può portare anche a conseguenze tragiche per chi viaggia: gli incidenti stradali causati da animali vaganti possono essere letali, con responsabilità gravi anche per chi ne è la causa indiretta.

L’invito di Anas è semplice e concreto: segnalare animali in difficoltà al numero verde “Pronto Anas” 800.841.148 o al 112, e non girare la testa dall’altra parte. Anche un semplice gesto può fare la differenza tra la vita e la morte per un essere vivente indifeso.

Mentre si premiano questi esempi virtuosi, resta da chiedersi perché la sensibilizzazione all’abbandono animale e alla sicurezza stradale non entri ancora in modo strutturato nelle campagne educative pubbliche e scolastiche. In un Paese che si dice civile, dovrebbe essere automatico integrare questo tipo di cultura nel quotidiano, senza delegarla solo alla buona volontà di pochi. Perché anche una corsia d’asfalto può diventare un sentiero di rispetto. Dipende solo da noi.

pi.mi.

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