La notte era già calata su Carcoforo, nel cuore della Valsesia, quando una richiesta di soccorso ha messo in moto una macchina operativa che si è rivelata fondamentale per il salvataggio di un escursionista. L’uomo, in difficoltà lungo un sentiero, era scivolato in un canalone, percorrendo un centinaio di metri, e si era gravemente ferito. La chiamata di emergenza è giunta alla Centrale Unica del Soccorso della Valle d'Aosta alle ore 19:00, inoltrata dalla Centrale operativa di Torino, che, a causa delle condizioni meteo e del terreno, non poteva intervenire con elicottero.
L'operazione di recupero ha avuto luogo a un'altitudine di circa 1800 metri sul livello del mare, con un terreno impervio che rendeva difficile l'intervento. Nonostante la notte e il gelo, il Soccorso Alpino Valdostano (SAV) ha prontamente allertato i propri uomini, che hanno raggiunto la zona insieme ai colleghi del Soccorso Alpino Piemontese e alla Guardia di Finanza di Alagna Valsesia. L’intervento, che si è svolto in condizioni particolarmente critiche, ha visto il coordinamento di più squadre che si sono alternate nel difficile salvataggio.
Due tecnici del Soccorso Alpino Valdostano sono stati calati sul terreno con il verricello, raggiungendo i soccorritori piemontesi che, già in loco, avevano imbarellato il ferito e illuminato la zona per facilitare le operazioni aeree. La situazione era complessa: il ferito, in gravi condizioni, necessitava di un trasporto rapido ma sicuro. Una volta imbarcata la barella, uno dei tecnici valdostani è risalito a bordo con il ferito, mentre l'altro ha gestito da terra il cordino antirotazione, prevenendo ogni rischio di caduta.
Un ulteriore verricello ha permesso il recupero del secondo tecnico, che è stato portato in salvo insieme al resto della squadra. L'intervento si è concluso con successo alle 20:20, con il trasporto del ferito all'ospedale Parini di Aosta. Le sue condizioni, purtroppo, sono gravi: il politrauma subito richiede una valutazione accurata da parte dei medici. Nonostante la difficoltà dell'intervento notturno e le condizioni del terreno, la sinergia tra le squadre di soccorso ha permesso di portare a termine l'operazione con successo, evitando conseguenze ancora più gravi per l’escursionista.