È stato recentemente pubblicato il decreto che stabilisce i criteri e le modalità per l'assegnazione di 15 milioni di euro alle imprese turistiche e ricettive, nonché alle attività di ristorazione danneggiate dall'alluvione che ha colpito la Valle d'Aosta e il Piemonte nelle giornate del 29 e 30 giugno 2024. Il fondo è destinato a supportare gli operatori economici che hanno subito danni diretti a causa dell’evento calamitoso, e mira a favorire la ripresa delle attività turistiche in queste aree fortemente colpite.
I beneficiari di questo intervento sono le imprese operanti in vari settori legati al turismo e alla ricettività, tra cui: attività turistiche e ricettive, impianti di risalita e innevamento artificiale, stabilimenti termali, noleggio di attrezzature sportive invernali, agenzie di viaggio e tour operator, scuole di alpinismo e sci, parchi tematici e di divertimento, agriturismi, ristorazione, trasporti di viaggiatori tramite noleggio di autobus e il settore fieristico.
Per accedere ai fondi, gli operatori devono soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti: aver subito danni materiali diretti alle proprie strutture a causa dell’alluvione, qualora tali danni non siano stati coperti da polizza assicurativa o da contributi pubblici, oppure aver registrato, nel periodo compreso tra il 1° luglio e il 31 agosto 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023, una riduzione almeno pari al 30% dell’utile netto derivante dall’attività turistico-ricettiva.
Le domande per ottenere il contributo dovranno essere presentate esclusivamente tramite un formato digitale accessibile dal sito web istituzionale. Gli interessati dovranno compilare la richiesta entro e non oltre il decimo giorno successivo alla pubblicazione del link per l'accesso al portale, che consentirà di avviare la procedura per l’assegnazione delle risorse.
Questo intervento, seppur positivo, arriva in un momento di grande difficoltà per le imprese della zona, che stanno affrontando le gravi conseguenze di un’alluvione devastante. Gli aiuti, purtroppo, non potranno restituire integralmente quanto perso, ma rappresentano un passo verso la ripresa, un segnale di attenzione da parte delle istituzioni verso un settore cruciale per l'economia di queste regioni.