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ECONOMIA | 10 giugno 2024, 22:20

UNCEM PROPONE UN’AGENDA PER LE MONTAGNE NELLA NUOVA EUROPA STRUMENTI E PERCORSI PER GLI ELETTI

Il documento sottolinea l'importanza di costruire l'unità europea a partire dai territori e dalle comunità, con un appello a un'Europa "unita nella diversità"

Jean Barocco, consigliere nazionale Uncem

Jean Barocco, consigliere nazionale Uncem

L’Europa ha urgente bisogno una Strategia per le Montagne di tutta l'Unione Europea, capace di definire un percorso strategico di valorizzazione dei territori rurali e montani ai sensi dell'articolo 174 del Trattato di Lisbona. Occorre avere la garanzia e alla riorganizzazione dei servizi alle comunità e la necessità di sviluppo sociale ed economico delle aree rurali e montane. Si apre così il documento redatto da Uncem e diffuso oggi per la necessità di avere una Agenda UE per le Montagne. Uncem, fin d’ora,  è pronta a lavorare con gli eletti, a cui  formuliamo i migliori auguri di buon lavoro.

Abbiamo la necessità - si legge nel documento - di investimenti volti a integrare le zone rurali, montane e periferiche in tutte le politiche al fine di realizzare le priorità dell'Unione, tra cui la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la sicurezza alimentare, l'inclusione sociale, la parità di genere, la lotta ai cambiamenti climatici, la creazione di posti lavoro, la digitalizzazione e l'efficienza del mercato interno. La Montagna europea non ha mai riscontrato adeguate risposte a livello normativo e l’attuale crisi climatica (intrecciata con la crisi demografica) acuisce il processo di marginalizzazione economica e sociale. Commissione e Parlamento hanno lavorato molto sulle aree urbane, e poco hanno definito di strategico, negli ultimi anni, per le zone montane.

Il documento di Uncem sottolinea l'importanza di una strategia europea per le montagne, in linea con l'articolo 174 del Trattato di Lisbona, che mira a promuovere lo sviluppo armonioso dell'Unione e a ridurre il divario tra le regioni, specialmente quelle rurali, di transizione industriale e con svantaggi naturali o demografici.

Si evidenzia la necessità di investimenti per integrare queste aree nelle politiche dell'Unione, promuovendo una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, la sicurezza alimentare, l'inclusione sociale, la parità di genere, la lotta ai cambiamenti climatici e la creazione di posti di lavoro.

Il documento sottolinea l'importanza di costruire l'unità europea a partire dai territori e dalle comunità, con un appello a un'Europa "unita nella diversità". Si enfatizza il ruolo delle montagne come luoghi inclusivi e dinamici, che possono contribuire a una visione di unità europea. Si sottolinea l'importanza di risolvere i conflitti e fornire soluzioni alle zone più remote e periferiche, come indicato nel Trattato di Lisbona.

Infine, si richiede agli Eurodeputati italiani e di tutti i Paesi di aderire a un dialogo costruttivo per sviluppare un'agenda per la montagna, che sia un'occasione di crescita e rigenerazione per le comunità coinvolte, contribuendo a una visione di Europa libera, democratica, solidale e fraterna.



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