Diritti degli Animali - 20 maggio 2024, 17:15

Gestione dei gatti del territorio e delle colonie feline

Gestione dei gatti del territorio e delle colonie feline

L’Assessorato della Sanità, Salute e Politiche sociali interviene per condividere le norme che regolano la gestione dei gatti trovati feriti o malati sul territorio regionale, a seguito di recenti episodi riguardanti la cura e la gestione dei gatti del territorio privi di identificativo (microchip) o appartenenti alle colonie feline.

Si ritiene, quindi, opportuno rappresentare la centralità del tema del benessere degli animali, siano essi presenti all'interno del canile gattile o sul territorio regionale.

L’Assessorato ricorda che la legge nazionale 281 del 1991 - che ha riconosciuto e che tutela le colonie feline - vieta a chiunque di maltrattare i gatti che vivono in libertà e che gli stessi, sterilizzati dall’autorità sanitaria competente per territorio, devono essere riammessi nel loro gruppo. È da tener sempre presente che proprio per il bene dei gatti si deve evitare il più possibile di privarli della loro libertà: proprio per questo, la campagna di sterilizzazione e cura dei gatti del territorio gestita dal Celva prevede che gli stessi, una volta sterilizzati e curati, siano reimmessi sul territorio.

La legge in tal senso si esprime molto chiaramente e gli uffici competenti regionali, così come i Servizi Veterinari dell’Azienda USL, applicano le sue disposizioni con attenzione e cura per gli animali.

I gatti, singoli o in colonie feline, sono quindi riconosciuti e tutelati dalla Legge italiana che attribuisce ai Comuni la responsabilità degli animali randagi presenti sul proprio territorio. Ne consegue che i gatti del territorio, siano essi privi di microchip o appartenenti ad una colonia felina regolarmente censita -con l’unica eccezione dei gatti incidentati- non possono essere accolti nel canile-gattile regionale, né per le cure né per la degenza.

Per ulteriore chiarezza, l’associazione animalista che allo stato attuale gestisce il Canile-Gattile regionale non può intervenire recuperando i gatti vaganti. L'associazione si occupa del mantenimento e della cura degli animali presenti all'interno della struttura regionale, del recupero e soccorso degli animali incidentati, siano essi cani o gatti, e -tramite una convenzione con il Celva- del recupero dei cani vaganti.

Tutti gli attori coinvolti nella gestione degli animali da compagnia si stanno prodigando per il benessere degli animali: la Struttura complessa Igiene Allevamenti e Produzioni Zootecniche dell’azienda USL è coinvolta attivamente in un progetto di recupero del benessere psicofisico dei cani del canile per dare loro maggiori possibilità di essere adottati, mentre la  Regione, in collaborazione con le competenti strutture dell'Azienda USL e con la Direttrice del canile-gattile regionale, si sta adoperando affinché all'interno dello stesso vengano adottate procedure chiare e semplificate per agevolare il lavoro degli operatori e le attività dei volontari.

In questo momento, all’interno del canile-gattile si stanno effettuando lavori di ristrutturazione per aumentare le aree verdi a disposizione dei cani e per migliorare gli spazi del gattile. Dal 2015 ad oggi, i significativi investimenti nel tempo dedicati alla struttura per migliorare le condizioni di benessere dei cani e dei gatti ospitati, ammontano a circa 680 mila euro.

Tutto questo a dimostrazione di come sia tenuto in considerazione il benessere degli animali, anche applicando con attenzione e cura le disposizioni di legge che si esprimono molto chiaramente in tal senso.

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