Nell'intervista esclusiva, Laurent Vierin espone senza filtri la sua critica verso l'U.V., denunciando l'ipocrisia politica riguardo alle Elezioni Europee e alla situazione della "Réunion" autonomista in Valle d'Aosta. Con franchezza e determinazione, Vierin offre uno sguardo penetrante sulla mancanza di volontà di concretizzazione e il ritorno alla logica delle "porte aperte alla Renault", mettendo in discussione il futuro della politica autonomista nella regione.
Laurent Vierin, hai recentemente espresso critiche nei confronti della decisione dell'U.V. di non presentare candidati alle Elezioni Europee. Potresti spiegarci cosa ti ha spinto a fare queste dichiarazioni?
"La mia critica deriva dalla constatazione che la decisione dell'U.V. di non candidare nessuno alle Elezioni Europee è stata presentata come una reazione alla mia proposta di candidatura, cosa che francamente trovo poco credibile. La decisione di non presentare candidati è arrivata ben prima della mia proposta, quindi è evidente che ci sono altri motivi dietro questa scelta".
Puoi approfondire il tuo coinvolgimento e le tue intenzioni riguardo alle Elezioni Europee?
"La mia proposta di candidatura è stata avanzata da Pays d’Aoste Souverain, con il sostegno di "Orgueil Valdôtain", come parte della discussione all'interno della "Réunification". Era un tentativo di stimolare il dibattito e mostrare che c'era ancora una volontà di battaglia ideale nell'ambito autonomista. Sfortunatamente, non è stato possibile concretizzare questo tentativo a causa della mancanza di sostegno e delle interferenze contro di noi".
Hai menzionato la "Réunification". Qual è la tua opinione sulla situazione attuale di questo movimento?
"Ritengo che la 'Réunification' abbia perso la sua volontà di concretizzazione. Le Elezioni Europee hanno dimostrato che non c'è stata una reale volontà di riunire le diverse sensibilità all'interno del movimento autonomista. È evidente che la "Réunion" è stata ridotta a un semplice ritorno all'ovile, con la logica delle "porte aperte alla Renault", come ironicamente ha sottolineato la presidente dell'U.V. Questo è molto deludente per chi come me crede nelle battaglie portate avanti nel corso degli anni".
Cosa pensi del futuro della politica autonomista in Valle d'Aosta?
"Penso che sia necessario un rinnovamento e una ricostruzione del movimento autonomista. Non possiamo permetterci di accettare semplicemente un ritorno all'ovile senza fare nulla per cambiare la situazione. Dobbiamo lavorare insieme per costruire una nuova "Union", rispettosa delle diverse sensibilità e con un chiaro progetto di rinnovamento. Spero che chiunque si pentirà di questa situazione possa trovare la volontà di contribuire a questo processo di cambiamento".
Grazie mille per la tua franchezza, Laurent. Speriamo che le tue parole possano stimolare una riflessione sulla situazione attuale della politica autonomista in Valle d'Aosta.
"Grazie a a voi per l'opportunità di esprimermi. Spero davvero che possiamo vedere dei cambiamenti positivi nel prossimo futuro".