Le Messager Campagnard - 01 febbraio 2024, 10:53

Agricoltori valdostani protestano a Bruxelles

Oggi, giovedì 1° febbraio 2024 manifestano di fronte al Parlamento europeo contro le follie dell’Europa

Agricoltori valdostani protestano a Bruxelles

Anche una delegazione della Valle d’Aosta partecipa oggi, giovedì 1° febbraio, alla prima mobilitazione degli agricoltori da tutta Europa, che si tiene a Bruxelles in occasione del Vertice europeo straordinario sul bilancio dell’Ue.

Gli agricoltori provenienti dal sud e dal nord dell’UE sono scesi in piazza dalle 9.30 davanti al Parlamento Europeo contro le follie dell’Unione Europea che minacciano l’agricoltura.

Al centro della mobilitazione anche la volontà di sostenere la proposta per la deroga alle norme Ue sull’assurdo obbligo di lasciare i terreni incolti previsto dalla Politica agricola comune (Pac), come già richiesto nel piano “Non è l’Europa che vogliamo” della Coldiretti.

Un problema, questo, che non tocca direttamente il territorio valdostano, ma su cui la Federazione regionale, attraverso i suoi dirigenti presenti alla mobilitazione, vuole portare solidarietà e supporto a tutte le realtà che, con questa norma, rischiano di subire ingenti danni.

Abbiamo deciso di essere presenti perché molti vincoli dettati dalle politiche Europee – sostiene Coldiretti Valle d’Aosta – rischiano di incidere negativamente sul lavoro di tante aziende valdostane, che operano su un territorio complicato come quello montano. Proprio per queste difficoltà e particolarità, riteniamo che l’agricoltura di montagna meriti specifiche attenzioni, in grado di tutelarla e valorizzare il grande lavoro che le nostre aziende compiono anche in termini di presidi e gestione del territorio”.

Per l’occasione sono state mostrate le “Follie dell’Europa a tavola” per toccare con mano gli effetti di normative ideologiche e senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare degli italiani, a partire dalla Dieta Mediterranea, e il sistema produttivo nazionale basato sulla qualità e su tradizioni millenarie. Una minaccia al centro del rapporto “Le mani dell’Europa sull’agricoltura italiana” diffuso per l’occasione.

red

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