Consiglio Valle Comuni - 30 settembre 2023, 22:08

Il nuovo Codice Rosso contro la violenza sulle donne entrato in vigore oggi

Il Codice prevede l'implementazione di misure preventive mirate a identificare i potenziali autori di violenza, come l'ordinanza di restrizione, che può impedire ai sospetti aggressori di avvicinarsi alle vittime

Oggi, un importante passo avanti nella lotta contro la violenza sulle donne è stato compiuto con l'entrata in vigore del nuovo Codice Rosso. Questo strumento giuridico innovativo è stato creato per affrontare in modo più efficace il problema endemico della violenza di genere che affligge la società contemporanea.

Il Codice Rosso rappresenta una risposta tangibile e decisa alle crescenti preoccupazioni riguardo alla sicurezza delle donne, fornendo uno strumento giuridico che mira a prevenire, proteggere e perseguire coloro che commettono atti di violenza contro le donne. La sua entrata in vigore segna un momento cruciale nella lotta per porre fine a questa epidemia globale di violenza.

Cosa prevede il Codice Rosso?

Il Codice Rosso è stato concepito per essere un insieme completo di misure e disposizioni giuridiche volte a contrastare la violenza sulle donne in tutte le sue forme. Tra le principali disposizioni incluse nel Codice Rosso ci sono:

  1. Misure preventive: Il Codice prevede l'implementazione di misure preventive mirate a identificare i potenziali autori di violenza, come l'ordinanza di restrizione, che può impedire ai sospetti aggressori di avvicinarsi alle vittime.

  2. Rinforzo delle sanzioni: Le pene per chi commette atti di violenza contro le donne sono state notevolmente aumentate, con l'obiettivo di dissuadere potenziali aggressori e punire adeguatamente coloro che violano la legge.

  3. Supporto per le vittime: Il Codice Rosso mette un'enfasi particolare sul sostegno alle vittime di violenza di genere. Questo include l'accesso facilitato ai servizi di consulenza, alloggio temporaneo sicuro e altre risorse cruciali per le donne che cercano di sfuggire a situazioni pericolose.

  4. Educazione e sensibilizzazione: Il Codice promuove programmi di sensibilizzazione e formazione per educare la società sulla violenza di genere e promuovere una cultura di rispetto reciproco e uguaglianza tra i generi.

  5. Rafforzamento delle indagini e della persecuzione penale: Il Codice prevede una maggiore attenzione alle indagini e alla persecuzione penale dei casi di violenza sulle donne, con l'obiettivo di assicurare che gli aggressori siano portati davanti alla giustizia e che le vittime ricevano giustizia.

Un passo nella giusta direzione

L'entrata in vigore del Codice Rosso è un passo importante nella giusta direzione per affrontare la piaga della violenza contro le donne. Questo nuovo strumento giuridico dimostra l'impegno delle autorità a garantire la sicurezza e la dignità delle donne in ogni aspetto della vita.

Tuttavia, è fondamentale ricordare che la lotta contro la violenza di genere è una sfida complessa che richiede un impegno continuo da parte di tutta la società. Oltre alla legislazione, è importante che le comunità promuovano una cultura di rispetto e uguaglianza di genere e forniscano il sostegno necessario alle vittime.

In conclusione, l'entrata in vigore del Codice Rosso è un passo avanti cruciale nella lotta contro la violenza sulle donne. Tuttavia, il vero cambiamento richiede un impegno costante da parte di tutti noi per creare una società in cui le donne possano vivere libere dalla paura e dalla violenza.

Il nuovo codice prevede la riduzione dei tempi di azione dopo le denunce da parte delle vittime, introducendo nuovi reati, inasprendo le pene esistenti e dando una specifica procedura per la tutela di chi affronta e vive situazioni a rischio.

Una velocizzazione dei tempi per l'avvio del procedimento penale in caso di alcuni reati specifici, come lo stalking, i maltrattamenti in famiglia o la violenza sessuale. Con la nuova normativa si cercherà di non avere più denunce lasciate cadere nel vuoto, perché stando a quanto esplicitato (per quanto non ancora registrato in Gazzetta Ufficiale), qualora i pm non abbiano sentito le vittime o le persone a conoscenza dei fatti entro 36 ore dalla denuncia, saranno i procuratori della Repubblica, personalmente o nominando altri pm, a subentrare nei colloqui con le persone offese. Le critiche, nonostante l'approvazione in Parlamento, non sono mancate: in sostanza il nuovo Codice Rosso è solo una lucidata delle precedenti normative, non apporta reali modifiche significative in materia di contrasto alla violenza di genere nell'anno in cui i femminicidi in Italia sono già arrivati al numero di 80.

Inoltre evidenzia la conclamata assenza di volontà di intervenire formando personale apposito nei tribunali, i luoghi -assieme a ospedali e stazioni di polizia/carabinieri- dove arrivano per prime le vittime, creando possibile rivittimizzazione o vittimizzazione secondaria di chi ha subito il reato. La strada culturale da percorrere per prevenire la violenza sulle donne sembra ancora molto lunga.

el.pi.