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Informazione economica e aziendale | 13 settembre 2023, 07:00

Protesto assegno

Ci sono molte persone che vorrebbero avere informazioni su come avviene la cancellazione di un assegno protestato.

Protesto assegno

Prima di approfondire l'argomento che riguarda nello specifico il protesto assegno bisogna capire e definire che cosa sia un protesto per contestualizzare l'argomento, perché tutti ne abbiamo sentito parlare, ma magari non ne abbiamo avuto esperienza diretta, e quindi non ne conosciamo i particolari.

Intanto dobbiamo dire che un protesto è un atto formale con cui un pubblico ufficiale in genere un notaio o un segretario comunale dichiara un mancato pagamento dei titoli di credito e parliamo appunto di assegni che possono essere postali o bancari, non trasferibili o circolari, ma parliamo anche dei vaglia cambiario, o pagherò o anche della tratta.

Mentre andando più nello specifico e riferendoci all'assegno protestato perché poi si definisce così dobbiamo dire che si definisce protestato un assegno che comporta l'avvio di un procedimento finalizzato per attestare un mancato pagamento di una somma, e i motivi possono essere diversi, e in primis la mancanza di soldi di chi ha emesso questo assegno.

Prima di essere inserito in questo registro informatico dei protesti comunque la persona deve essere avvisata di quello che sta succedendo con un telegramma, o con una raccomandata per poter attivare la procedura con un preavviso di revoca di 60 giorni.

Quindi se la persona riesce a coprire questo assegno in questi due mesi di tempo dovrà pagare solo gli interessi legali e le spese di proteste, o una penale che può arrivare fino al 10% dell'importo.

Mentre se non ce la fa pagare viene poi inserito nell'elenco protestate del CAI e cioè la famosa, in negativo, Centrale Allarme Interbancaria che è gestite dalla Banca d'Italia, e ci resterà almeno per cinque anni.

Oltre al fatto che chi non riesce a pagare un assegno per mancanza di liquidità può essere punito con una sanzione amministrativa pecuniaria, che va dai 516 ai 3.100 euro fino ai 10.000 euro di scoperto.

Ci sono molte persone che vorrebbero avere informazioni su come avviene la cancellazione di un assegno protestato

Giustamente come dicevano dal titolo di questa seconda parte poi una persona soprattutto quando riesce a pagare e a coprire quell'assegno vuole sapere come cancellare il prestito semplicemente perché altrimenti avrebbe difficoltà a ottenere un prestito da una Banca, o anche di poter entrare in affari con altri.

Quindi appunto vorrà sapere come farsi cancellare dall'elenco della Camera di Commercio e anche della Centrale Rischi che menzionavo sopra, fermo restando che questa cancellazione non può essere immediata, anche dopo che si è pagato.

Infatti solo dopo un anno la persona può tenere la cancellazione di questo protesto se ha saldato questo debito e se non ha subito un altro protesto, e soprattutto se è riuscita a ottenere la cosiddetta riabilitazione del Presidente del Tribunale della provincia dove risiede.

Teniamo comunque presente che trascorsi cinque anni dalla levata del protesto cosiddetta lo stesso viene cancellato in modo automatico.

Anche se poi a dirla tutta la cosa migliore sarebbe evitare di farsi inserire in questa lista e quindi evitare questo protesto semplicemente evitando di emettere assegni a vuoto.

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