Silvio Berlusconi è morto, oggi si svolge il funerale. Condoglianze alla famiglia. Per il resto la politichetta ha perso un’occasione per tacere. Se ne sono sentite di tutti i colori. Cose vomitevoli pronunciate da lecchini, tappetini, ruffiani, liscini e limini che hanno fatto la gara per dire sconclusionati spropositi.
Ma il pieno di ignominia lo hanno raggiunto coloro che hanno deciso il lutto nazionale e la chiusura del Parlamento per sette giorni. Cosa che non è stata decisa nemmeno per l’assassinio di Aldo Moro che pure aveva numeri etici ben maggiori, importanti e credibili di Berlusconi.
Bene fa l'Università per Stranieri di Siena (l'UniStraSi) a non esporre le bandiere a mezz'asta per la morte di Silvio Berlusconi, così come ha deciso il rettore, Tomaso Montanari, professore ordinario di Storia dell'arte moderna. Ognuno obbedisce alla propria coscienza e una università che si inchini a una storia come quella non è una università.
Ma capite cosa ha deciso questo governo di destra che ha proclamato il lutto nazionale che non è stato decretato nemmeno per il martirio di Borsellino e Falcone ad opera della mafia?
Berlusconi è stato un uomo politico che ha ricoperto importanti ruoli istituzionali e condizionato la vita politica dell'Italia. Ma non dobbiamo dimenticare che alcune sue azioni non hanno avuto alcun rispetto per lo Stato che rappresentava. Andate a leggere come commentato la morte di Berlusconi i giornali stranieri.
I funerali di Stato sono previsti e può essere giusto che ci siano ma il lutto nazionale proprio no. Silvio Berlusconi è stata una persona divisiva che non merita la decretazione del lutto nazionale.
Non mi risulta che sia mai stato proclamato negli ultimi 30 anni o forse più, nel caso di un ex presidente del Consiglio. Lo si fa adesso per un personaggio che ha certamente segnato un'era, ma che è stato anche una figura a dir poco per nulla diamantina e che all’estero lo ricordano per il bunga bunga e le olgettine e la nipote di Mubarak e i tanti processi molti dei quali conclusi per la prescrizione dei reati contestati.
Il giorno di lutto nazionale prevede le bandiere a mezz'asta sulle facciate di tutti gli edifici pubblici e due strisce di velo nero per le bandiere interne. Durante il giorno di lutto gli esponenti del governo sono obbligati a cancellare gli impegni pubblici mentre c'è la possibilità per i negozi di decidere di tenere abbassate le serrande per tutta la giornata.
E se in Valle lo spirito autonomista fosse forte e convinto la Regione non dovrebbe aderire.
Sette giorni di lutto parlamentare è un impazzimento collettivo. Più nessuno si ricorda che Berlusconi ha insultato i politici, criminalizzato i magistrati. Mi fa un certo effetto vedere la caserma della Guardia di Finanza con la bandiera a mezz'asta per ossequiare il ricordo di un uomo che è stato condannato per frode fiscale. Ma ci rendiamo conto che con tutti i problemi ci sono il Parlamento rimane chiuso per sette giorni. E’ una vera vergogna. Un gigantesca ignominia.
Faccio mie le parole di Rosy Bindi, definita da Berlusconi, più bella che intelligente quando si è chiesta che insegnamento diamo ai nostri giovani sul valore della politica e dell'etica istituzionale? Che vince sempre il Potere? E che messaggio diamo a tutte le persone che queste cose non le fanno? Se davvero vogliamo costruire una società più giusta, rifuggiamo le ipocrisie.
Oggi diciamo addio a Berlusconi, una tragedia umana senza dubbio. Ma è ancora più tragico per il nostro Paese che ci vorrà ancora molto tempo per seppellire la sua eredità di etica della politica. Non aderisco la lutto nazionale per una persona che fece votare al Parlamento italiano che “Ruby” fosse la nipote del presidente egiziano rendendoci ridicoli in Europa.