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Salute in Valle d'Aosta | 13 marzo 2023, 14:20

GIORNATA NAZIONALE CONTRO I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE

Anche in Valle d’Aosta aumentano i casi in giovanissima età. Nel 2022 il 18% dei nuovi utenti presi in carico al Centro DCA dell’Azienda USL aveva meno di 14 anni. Una percentuale triplicata rispetto alla media del triennio pre pandemia

Dott.ssa Lorella Champrétavy, coordinatrice del Centro DCA USl

Dott.ssa Lorella Champrétavy, coordinatrice del Centro DCA USl

Il 15 marzo ricorre la XII Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, istituita allo scopo di sensibilizzare e porre attenzione sul tema dei Disturbi del Comportamento Alimentare.

In Valle d’Aosta, è presente, all’interno dell’Azienda USL, un servizio ambulatoriale dedicato ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione dove adulti, ragazzi e famiglie possono rivolgersi direttamente e dove viene proposto, in linea con le guida internazionali per il trattamento di queste patologie, un approccio alla cura multidisciplinare per rispondere in modo efficace alla complessità di questi disturbi.

Si tratta dell'Ambulatorio per i Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA), fondato nel 2001 dal nefrologo e dietologo Dott. Pier Eugenio Nebiolo e oggi coordinato dalla Dott.ssa Lorella Champretavy, psicologa e psicoterapeuta, e inserito all’interno del Dipartimento di Salute Mentale, diretto dalla Dott.ssa Anna Maria Beoni.

“Come succede anche a livello nazionale stiamo assistendo nella nostra regione a un significativo aumento delle richieste di aiuto per i disturbi del comportamento alimentare e a un importante abbassamento dell’età di insorgenza - spiega Lorella Champrétavy, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro -. Nel 2022, tra i nuovi utenti che hanno iniziato un percorso di cura, il 18% aveva meno di 14 anni e il 44,3% ne aveva meno di 18”.

Per quanto riguarda i più giovani, la quota è praticamente triplicata negli ultimi anni. Tra il 2015 e il 2019 la percentuale media di pazienti con meno di 14 anni che accedevano al Servizio era dello 6,5%”. “Questo aumento di pazienti giovanissimi, in età pediatrica, implica una riorganizzazione dei Servizi e un cambiamento anche dell’approccio terapeutico – continua la dott.ssa – perché diventa fondamentale un coinvolgimento sempre maggiore delle famiglie nel percorso di cura”. Il Centro DCA si trova al Piano -1 di Via G. Rey, 1 ad Aosta e si può contattare direttamente la segreteria tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle ore 09:00 alle ore 15:00 al numero telefonico 0165 54 46 92 per ricevere informazioni o prenotare una prima visita (prenotabile anche direttamente tramite CUP) o ancora scrivendo una email a centro.dca@ausl.vda.it.

Il percorso di cura prevede progetti individualizzati condivisi dall’équipe e dal paziente, a seconda delle esigenze cliniche, e possono prevedere psicoterapia individuale e/o familiare, visite psichiatriche, riabilitazione nutrizionale dietistica e consulenze mediche. Presso il Centro DCA lavora un’équipe di professionisti, con esperienza e formazione specifica nel trattamento dei disturbi alimentari, formata da 3 psicoterapeuti, un medico psichiatra, 2 dietisti e un consulente medico dietologo. La diagnosi precoce dei disturbi del comportamento alimentare è essenziale.

“Più la diagnosi avviene precocemente e più vengono avviati in modo tempestivo i percorsi di cura e migliore è la prognosi. I campanelli di allarme a cui i genitori devono prestare attenzione sono diversi e non sempre facili da ‘pesare’ - spiega la dott.ssa Champrétavy -, primo tra tutti un cambio improvviso nelle abitudini alimentari (l’adolescente ad esempio decide improvvisamente di togliere la pasta, i dolci o i condimenti), un calo improvviso di peso, la scomparsa del ciclo mestruale, la preoccupazione per il proprio peso o per le forme corporee, la tendenza a ricorrere in modo ossessivo alla bilancia o il guardarsi continuamente allo specchio. Qualora un genitore avesse dei dubbi noi siamo disponibili a un confronto con le famiglie per confrontarci e valutare in modo preventivo la situazione”.

Sulle cause dell’abbassamento dell’età di insorgenza, “la pandemia Covid ha sicuramente influito - spiega la dott.ssa Champrétavy - . I lockdown, l’isolamento, la paura generata da un cambiamento inaspettato e radicale hanno dato un’ulteriore spinta a un fenomeno in crescita ormai da qualche anno”. Ma anche i canali Social possono risultare pericolosi. “Alcuni utenti – precisa - riferiscono che proprio su questi canali hanno avuto i primi contatti con questioni come il conteggio delle calorie o la dieta arrivando poi a derive non salutari e ossessive”.

I dati aggiornati al 6 marzo 2023 mostrano che in totale i pazienti in carico al Centro DCA di Aosta sono 93, soprattutto femmine (95,7%). Per quanto riguarda i numeri di nuovi ingressi, “negli ultimi due anni (2021-2022) si è registrato un aumento medio del 50% rispetto alla media degli anni precedenti alla pandemia, con un picco nel 2021 (87 nuovi utenti in un solo anno, il 75 % rispetto agli anni pre pandemia).

L'équipe del Centro DCA USL, da sn: Valentina Pecoraro - dietista,
Sabrina Bresolin -  psicologo psicoterapeuta, Sara Romagnolo - psicologa tirocinante, Chiarina Mancuso - amministrativa, Francesco Macri - dietista,  Andrea Perruquet - psicologo psicoterapeuta, Lorella Champretavy - psicologa psicoterapeuta coordinatore dca, Alain Porliod - medico psichiatra

L’anno scorso i nuovi ingressi sono stati 61. La media di nuovi utenti che accedevano al Servizio negli ultimi 5 anni (2015-2019) era di 49 pazienti all'anno”. Rispetto alla tipologia di disturbi alimentari, i dati del Centro rilevano che il 31,2% dei pazienti in carico al momento attuale presenta una diagnosi di Anoressia Nervosa, il 15,1% dei pazienti ha una diagnosi di Bulimia Nervosa e il 17,2% dei pazienti soffre di Binge Eating Disorder.

Il disturbo da alimentazione incontrollata è caratterizzato dalla presenza di abbuffate con perdita di controllo sul cibo, non seguite da comportamenti compensatori come vomito, l’uso di lassativi o diuretici.

“Negli ultimi anni si è registrato anche un aumento dei pazienti che presentano altri disturbi della nutrizione e dell’alimentazione – dice la dott.ssa Champrétavy - all’interno di questa categoria rientrano tutti quei casi in cui è presente un’alterazione delle condotte alimentari e un disagio corporeo significativo, ma non sono soddisfatti pienamente tutti i criteri per fare una diagnosi più specifica. Ad esempio, rientrano in questa categoria i casi sottosoglia in cui si è verificato un importante dimagrimento ma non è soddisfatto il criterio diagnostico del sottopeso, pur essendo presenti comunque un significativo disagio corporeo, la preoccupazione per il peso, la paura di ingrassare”.

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