"Ci sono famiglie aostane che hanno chiuso il riscaldamento perché non hanno i soldi per pagare il riscaldamento ma comqunue devono spendere 500-600 euro la quota fissa del servizio per stare al freddo". E la vigorosa denuncia di Bruno Albertinelli (Federconsumatori), Giulia Scacchino (Adiconsum), Rosina Rosset e Ettore Vuillermoz (Avci) che oggi hanno illustrato il ricorso all’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per segnalare “una sorta di monopolio per le abitazioni servite dalla Società TELCHA”. “Questa Società - scrivono le associazioni dei consumatori valdostane - ha costruito negli anni un percorso di servizio di teleriscaldamento, che impedisce a chi ha stipulato un contratto di fornitura del riscaldamento, la possibilità di scegliere venditori diversi a causa del vincolo decennale della fornitura".
Le conseguenze sono: "Costi abnormi nell’eventualità di un cambio di fornitore". E hanno spiegato: "Tutto questo perché le caldaie messe dalla Società Telcha non hanno la possibilità di essere alimentate con altri sistemi di approvigionamento (GASOLIO-PELLETZ-GAS, etc.). Ciò obbliga di fatto chi amministra queste abitazioni ad un percorso che danneggia in modo preoccupante i consumatori- residenti negli stabilimenti, che hanno contratti con la Telcha. Infatti nel corso dell’ultimo anno c'è stato un incremento del 140% del costo. Cifre esorbitanti per scaldarsi, inaccettabile! ".
Per le associazioni "Telcha ha praticato aumenti del 140 per cento. cifre esorbitanti per scaldarsi. Telcha ha costruito una sorta di monopolio”.
Le associazioni hanno poi sottolinenato l'assenza della Regione e del Comune di Aosta che hanno promosso l'insediamento di Telcha per il teleriscaldamento al quale sono collegati circa 250 condomini nelle città di Aosta oltre a riscaldare gli immobili dell'Amministra comunale e della Regione.
L'Assessore Corrado Cometto e a sn seduto il Consigliere Diego Foti
Presentai alla conferenza stampa "a titolo personale e per conoscenza" l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Aosta, Corrado Cometto, ed il consigliere Diego Foti. E proprio l'assessore ha esternato peroccuapzione per quanto appreso ed ha assicurato l'interessamento dell'Ammistrazione per analizzare quanto riferito dalle Associazioni dei Consumatori che hanno evidenziata "abbiamo chiesto di incontrare Telcha; ci siamo visti una volta al termine della quale l'azienda si è impegnata a farci sapere cosa intende fare. Questo è avvenuto a inizio anno e non abbiamo più saputo nulla: Ora aspettiano che l'Antitrust ci faccia sapere".
Le associazioni hanno scritto all'Antitrust per avere "un giudizio sulla correttezza dei contratti di Telcha" e rimarcato che "le Istituzioni valdostane e la politica regionale non possono far finta di nulla davanti a tutto questo".
L'interpellanza all'Antitrust di Bruno Albertinelli (Federconsumatori 3/o da sn.), Giulia Scacchino (Adiconsum 2/a da ds), Rosina Rosset e Ettore Vuillermoz (Avcu 4/a e 1/o da ds) che oggi hanno illustrato il ricorso all’Antitrust (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), giunge propio quando si è diffusa la notizia che L’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha adottato sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel, Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie. Oltre sette milioni i consumatori interessati dalle variazioni di condizioni. "
La norma - si legge sul sito dell'Antitrust - sospende, dal 10 agosto fino al 30 aprile 2023, l’efficacia sia delle clausole contrattuali che consentono alle società di vendita di modificare il prezzo di fornitura sia delle relative comunicazioni di preavviso, salvo che le modifiche di prezzo si siano già perfezionate prima dell’entrata in vigore del decreto stesso".
Questi interventi vanno ad aggiungersi ai quattro procedimenti istruttori e agli altrettanti provvedimenti cautelari adottati nei confronti delle società Iren, Dolomiti, E.On e Iberdrola e fanno seguito ad un’ampia attività preistruttoria svolta nei confronti di 25 imprese, dalla quale è emerso che circa la metà degli operatori interessati ha rispettato la legge evitando di modificare le condizioni economiche - dopo il 10 agosto 2022 - ovvero revocando gli aumenti illecitamente applicati.