Il Circolo Valdostano della Stampa propone un nuovo incontro conviviale di alto livello a riprova di quanto sia attento alle mutazioni e alle novità. Infatti la serata è incentrata sul tema UNA NUOVA ANTROPOLOGIA DEI DIRITTI: JUSTICIA INDIGENA, TRA LIBERALI E COMUNITARISTI, rispondente al titolo di una recente rilevante pubblicazione del Prof. Guido Guidi, il cui ritorno al Circolo Valdostano della Stampa è stato da molti invocato.
Ordinario di diritto pubblico comparato nell’Università “Carlo Bo” di Urbino fino al 2020, Guido Guidi insegna diritto pubblico comparato nella medesima Università, nonché diritto amministrativo e degli enti territoriali nel Dipartimento di Ingegneria dell’Università di San Marino, Modena e Reggio Emilia: Già magistrato e Garante per la tutela dei dati personali nella Repubblica di San Marino, editorialista, è autore di numerose monografie e saggi monografici su temi di diritto europeo, islamico, dell’America Latina.
"Aspettiamo con vivo interesse questo appuntamento - spiega la presidente Maria GRazia Vacchina - sia per la statura del Relatore sia per l’argomento, nella certezza che il relativo dibattito critico sarà fondamentale per il contributo che cerchiamo di portare alla qualità della cultura e dell’informazione, che sono alla base della democrazia nel quotidiano".
Come sempre la prenotazione deve essere fatta alla Segretaria del Circolo Margherita Garzino (cell. 335.5416466) o alla Presidente Mariagrazia Vacchina (cell. 335.7070016).
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UNA NUOVA ANTROPOLOGIA DEI DIRITTI: JUSTICIA INDIGENA, TRA LIBERALI E COMUNITARISTI
La contrapposizione tra diritti soggettivi, propria dello Stato liberale, pare incolmabile senza una coercizione giuridica capace di svelare i tratti di omogeneità della società. Tuttavia, in questa prospettiva, ogni interferenza statale finisce per negare la natura stessa dello Statoliberale. È questo il paradosso di Böckenförde, che si dissolve soltanto se si fa strada una diversa antropologia dei diritti, nella consapevolezza che la salvaguardia dei diritti individuali si consegue soltanto attraverso la tutela dei diritti collettivi.
Anzi, secondo Jurgen Habermas, questi ultimi sono la premessa per il pieno riconoscimento dei primi. A riguardo, alcuni diritti comunitari, associativi o collettivi, potrebbero essere inclusi nella famiglia dei diritti fondamentali, unitamente alla previsione di estesi regimi di corresponsabilità, che presuppongono la reinvenzione dello Stato. L'estensione delle soggettività giuridiche, l'accettazione delle istituzioni del pluralismo giuridico e della plurilegalità, l'autonomo esercizio della justicia indígena, sono testimonianza manifesta di questa nuova statualità.