Il PD della Valle d’Aosta crede che le elezioni politiche in Valle d’Aosta consegnino un risultato positivo, "in quanto l’ondata di destra non sfonda, come nel resto del paese e soprattutto nel nord, grazie ad un’ampia alleanza autonomista, democratica e progressista che ha saputo intercettare il voto di buona parte dei valdostani2.
LO speiga in una nota dovce si legge: "L’elezione di Franco Manes alla Camera e il mancato risultato al Senato con Patrik Vesan per davvero pochi voti indica che politicamente il rapporto tra il centro sinistra e il mondo autonomista sia la strada da seguire, perseguendo la costruzione di quel fronte largo indispensabile a proporre una rinnovata offerta politica, in contrapposizione ad un’idea di paese chiuso su se stesso e conservatore della destra, che non ci appartiene".
Per il Pd valdostano "Il risultato di domenica ci sprona a rafforzare questa ampia alleanza. E’ necessario proseguire il rapporto con chi già in questa campagna elettorale è stato al nostro fianco - il cosiddetto “terzo polo” composto da Italia Viva e Azione- riprendere, per quanto possibile, una collaborazione con il mondo progressista, rafforzare e consolidare la collaborazione strategica con il mondo autonomista in fase di trasformazione".
"Lo dobbiamo fare - si legge nella nota - per rappresentare un ampio mondo valdostano che guarda a questa coalizione con interesse; lo dobbiamo fare immaginando figure nuove fuori dai soliti schemi come lo sono state quelle di Franco e Patrik a cui va rinnovato il nostro ringraziamento per aver condotto una campagna elettorale fatta con coraggio, con moderazione nei toni e mettendo in campo grandi competenze. Lo dobbiamo fare rilanciando l’azione politica amministrativa dove questa coalizione già governa, immaginando un progetto a medio termine per affrontare le importanti sfide dell’immediato futuro, tra aumento dell’inflazione, perdita di potere di acquisto dei lavoratori, difficoltà delle imprese per i costi energetici e la necessità di affrontare alcune riforme strutturali, non più rinviabili".
Per quanto riguarda il Pd Vda lo farà "rilanciando l’azione politica già a partire dal mese di ottobre, convocando i circoli, promuovendo appuntamenti mensili, organizzando a novembre gli stati generali della montagna. Servono momenti di confronto e approfondimento con esperti in cui la politica prova a fare sintesi ed immaginare una nuova azione politica. E un’esigenza di questo momento, consapevoli delle difficoltà che sta vivendo questo Paese che chiede risposte concrete".