Scriveva Victor Hugo: “La libertà comincia dall'ironia”. E proprio facendo ricorso all'ironia, l'arcivescovo di Milano Mario Delpini si è liberato di qualche macigno per l'ennesima mancata porpora. Lo ha fatto nella cattedrale di Como, durante la celebrazione della festa di S. Abbondio patrono della diocesi, rivolgendo un sorprendente discorso di auguri al suo confratello Oscar Cantoni, padrone di casa creato cardinale dal Papa nel Concistoro di sabato scorso.
Milano, infatti, è una sede tradizionalmente cardinalizia ma Delpini, nominato nel 2017, continua a rimanere un semplice vescovo mentre il suo suffraganeo Cantoni è stato premiato con la berretta. "Ci sono state delle persone un po' sfacciate che si sono domandate perche' il Papa non abbia scelto il metropolita per fare il cardinale e abbia scelto invece il vescovo di Como", ha esordito l'arcivescovo stupendo e divertendo gli altri vescovi lombardi presenti.
Forse vi ricordate quell'espressione altissima di una sapienza antica che diceva che tre sono le cose che neanche il Padreterno sa" e una "è che cosa pensino i gesuiti". L'arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, lo ha detto ieri durante il pontificale per Sant'Abbondio, patrono di Como, città il cui il vescovo Oscar Cantoni è da poco stato nominato cardinale, a differenza dello stesso Delpini ancora arcivescovo, come mostra il video di EspansioneTv, emittente comasca.