L'atto si è reso opportuno per rafforzare l’azione dell’Amministrazione nell’ambito della prevenzione della dispersione scolastica, consentendo al maggior numero possibile di giovani di collocarsi in un contesto di apprendimento rispondente agli effettivi bisogni e aspettative.
Si precisa, inoltre, che le richieste di attivazione delle due classi prime dei detti indirizzi professionali sono finalizzate al mantenimento di corsi che, seppur in calo di iscrizioni, rivestono una notevole importanza nel contesto economico-produttivo del territorio.
A tal fine, è in fase di elaborazione un disegno di legge, congiuntamente al Dipartimento Politiche del lavoro e della formazione, volto a rivedere la disciplina dell’istruzione professionale e dell’istruzione e formazione professionale, che prevede, tra l’altro, una proposta per ridurre il numero minimo di alunni per classe.
Infine, sarà attivato, parimenti in deroga, un primo periodo didattico dell’indirizzo professionale “Servizi Socio Sanitari” presso il Centro regionale per l’istruzione degli adulti (CRIA).