INTEGRAZIONE E SOLIDARIETÀ - 23 luglio 2022, 09:12

Presentata ad Antey la K-Bike che avvicina la disabilità al mondo dello sport in montagna

Il Comune di Antey-Saint-André aprifila del progetto per l’integrazione delle persone con disabilità nel mondo dello sport in montagna. Il progetto è dell’Associazione ‘’3 gambe in spalla’’

Presentata ad Antey la K-Bike che avvicina la disabilità al mondo dello sport in montagna

Ad Antey presentazione della K-Bike per avvicinare la disabilità al mondo dello sport in montagna. L’associazione 3 Gambe in sella presenterà le prossime attività e il loro progetto presso la biblioteca di Hone, domenica 24 luglio alle ore 20.45

Venerdì 22 luglio presso la Biblioteca Comunale di Antey-Saint-André si è tenuta la presentazione e dimostrazione della K-bike da parte dell’Associazione ‘’3 gambe in spalla’’.

L’ Associazione 3 gambe in spalla, guidata dal Presidente Massimo Depretis e  che vanta all’attivo circa 20 volontari, si occupa di persone con disabilità a 360°; sindrome rare e non vedenti, nell’accompagnarle in esperienze uniche, adrenaliniche alla scoperta di sentieri e panorami non raggiungibili normalmente e di collaborare attivamente alla gestione del disabile in diversi aspetti, curandone la quotidianità e il reinserimento nella comunità anche attraverso lo sport.

L’Associazione 3 gambe in spalla si è resa disponibile recentemente, nel corso dell’incontro dell’Associazione Sindrome di Kabuki, svoltosi in Valle d’Aosta, a trasportare in visita al Parc Animalier d’Introd alcuni ragazzini disabili. Il ringraziamento è arrivato dal Presidente dell’Associazione per "la generosità e il sacrificio compiuto e per il preziosissimo tempo regalato all’associazione’’. L’associazione, organizzatrice della gara ‘Tor in gamba’’, punta formare un team di atleti per affrontare gare di corsa in montagna, accompagnando i disabili e ampliare l’organico anche attraverso l’organizzazione di corsi specifici di formazione.

L’Associazione inoltre punta a dotare sempre più Comuni e Enti della K-Bike per dare così l’opportunità anche a persone con problemi motori, di vivere il mondo dello sport e della montagna e di poter partecipare, in aggregazione anche con la famiglia, a occasioni ludiche e di condivisione.

Nel corso della serata è stata esposta e spiegata la K-bike; un efficace strumento di libertà per le persone con disabilità. Ideato e messo a punto l’ausilio medico nel contesto Kratos, il settore sportivo di Biosophia, azienda produttrice di Medicina Naturale, permette a chi ha problemi motori, anche gravi, di partecipare alle escursioni in montagna e di partecipare a gare di corsa grazie all’aiuto di atleti normodotati.

Nasce dall’osservazione delle esigenze di coloro che, essendo Disabili, non possono provare sulle proprie gambe, l’emozione di una passeggiata in montagna, oppure l’adrenalina di una corsa competitiva. La K-bike si adatta diverse tipologie di disabilità e, grazie alla mobilità indipendente delle ruote, alle difficoltà dei diversi percorsi di montagna. Si presenta come una portantina su ruote, singolarmente ammortizzate, ed è dotata di due freni a disco e vari accorgimenti di sicurezza, controllo e gestione del mezzo e del passeggero. Il peso è di circa 30kg. Nasce dalla evoluzione della Joelette.

A portare la K-bike e il disabile lungo i percorsi 2 volontari, uno davanti e uno dietro, che mettono a disposizione il loro tempo condividendo esperienze ed emozioni uniche nel loro genere. Nel corso della presentazione sono intervenuti, in rappresentanza dell’Associazione, Daniele Boero e Piero Bordon che hanno elencato le varie attività e gare affrontate e hanno condiviso il motto che li muove ‘’i limiti sono nella nostra testa, ma come diceva San Francesco, è donando che si riceve’’.

Alla presentazione era presente anche Matteo Gamerro, con i suoi genitori, affetto da sclerosi multipla da quando aveva 20 anni e costretto sulla carrozzina da 13 anni. Matteo, con il suo motto’’Si può fare’’, non ha mai smesso di rimettersi in cammino verso i suoi sogni sorretto da amici in avventure straordinarie: ha percorso in sella alla sua Joelette il Cammino di Santiago diverse volte, la Via Francigena e recentemente il Cammino di San Michele che collega la Sacra di San Michele in Piemonte con Monte Sant’Angelo in Puglia (circa 1200 km) percorsi in 53 tappe.

A documentare l’impresa, unica nel suo genere, il regista Thomas Torelli, che presenterà, attraverso un docufilm in uscita in autunno, le avventure di Matteo. E proprio in sella alla K-Bike, con il supporto dell’associazione 3 gambe in spalla e dei loro volontari, Matteo affronterà i Trail Ivrea-Mombarone del prossimo 18 settembre.

Il Comune di Antey-Saint-André, tramite la presentazione dell’iniziativa, punta a creare nuove opportunità per le persone con disabilità anche grazie alle numerose passeggiate presenti sul territorio. Per il Sindaco Marco Poletto ‘’ Puntiamo a migliorare i percorsi per le persone con disabilità. L’impegno è quello di creare nuovi percorsi, anche grazie all’altitudine del Comune, per portare eventi legati alla K-bike.’’

Per l’Assessore al turismo, sport e cultura Denise Noussan ‘’con l’Amministrazione Comunale stiamo cercando di essere molto attenti sulla tematica della disabilità perché non è semplice includere in molte attività i disabili. Quando ci è stato proposto il progetto della K-bike abbiamo subito valutato la proposta di attuarlo cercando di essere gli aprifila in valle d’Aosta portando il progetto della K-bike grazie ai sentieri già presenti sul territorio comunale’’.

Matteo, nella presentazione in esclusiva del trailer del suo docufilm afferma ‘’il posto giusto per i sogni non è rinchiusi nel buio dei nei nostri cassetti, ma liberi di volare alti nel cielo alla luce del sole’’.

Fabrizia Pavetto

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