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CRONACA | 06 luglio 2022, 15:14

Per il Libero Sindacato di Polizia l’autovelox è strumento repressivo

Antonio de Lieto 'ho sempre creduto che, soprattutto in materia di circolazione stradale, la 'prevenzione' sia l’unico strumento valido per affrontare e risolvere i problemi

Antonio de Lieto

Antonio de Lieto

E’ cosa risaputa che in questo periodo, sulle strade italiane aumentano le postazioni Autovelox per l’accertamento del superamento del limite massimo di velocità da parte degli Organi competenti. Al riguardo il Segretario Generale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) Antonio de Lieto ha detto: "ho sempre creduto che, soprattutto in materia di circolazione stradale, la 'prevenzione'  sia l’unico strumento valido  per affrontare e risolvere i problemi". In sintesi, la cosa migliore, è il mettere in atto tutti quegli accorgimenti, per evitare che l’utente sbagli e venga sanzionato.

"Non credo - ha proseguito de Lieto -  che ad un numero rilevante di autovelox, corrisponda maggiore sicurezza, anzi credo che stress e tensione del guidatore, creino condizioni di insicurezza e portino alla violazione di norme relative alla circolazione stradale”.

L’autovelox, in se stesso, è uno strumento meramente repressivo, che lascia dubbi e perplessità, tant’è  che il Ministero dell’Interno, anni addietro, ha emanato una specifica e circostanziata circolare che puntualizza dettagliatamente, modalità di impiego  e di posizionamento. Una buona attività di prevenzione, ha effetti estremamente più positivi, di  qualsiasi  sanzione amministrativa.

 

Insomma l’autovelox, secondo Antonio De Lieto, non può essere l’unica  risposta al problema sicurezza. E’ necessario - ha rimarcato il leader del LI.SI.PO. - installare, in posizioni strategiche, tabelle luminose che invitano a moderare la velocità, misuratori di  velocità (la rilevano senza scattare foto) con l’obiettivo di far desistere il conducente dal tenere una condotta di guida non regolamentare  in relazione  ai limiti di velocità sul tratto di strada che sta percorrendo, i dossi, posizionati sul manto stradale che sono di diverse natura: asfaltati, gommati, ecc”.

Infatti, la presenza stessa di agenti preposti alla vigilanza stradale fa da deterrente verso tutti gli automobilisti che hanno una condotta di guida non regolamentare ed anche su quelli che guidano rispettando le regole. E’ risaputo che alla sola vista di una pattuglia la prima cosa che fa l’autista: decelera. In sintesi, molta prevenzione e repressione, ovviamente, quando la prevenzione  si rileva inefficace.

“La sicurezza stradale –  ha concluso de Lieto - non può essere una ‘crociata’, né tantomeno, una voce  di ‘entrata’, nelle previsioni di bilancio di qualche Ente. Ovviamente, le mie, sono considerazioni di carattere generale  sulla ‘sicurezza stradale’ e non hanno alcuna attinenza specifica su qualche Istituto”.

red. cro.

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