Piemonte NordOvest - 01 gennaio 2022, 12:46

Clamorosa evasione dal carcere a poche ore dall’inizio del nuovo anno.

Uno acciuffato, l’altro in fuga. La dura accusa del Sappe: “Evasione annunciata. inascoltati nostri appelli per più sicurezza nel carcere di vercelli”

Clamorosa evasione dal carcere a poche ore dall’inizio del nuovo anno.

“Adesso è prioritario catturare l’evaso”, denuncia Donato CAPECE, segretario generale del SAPPE: “ma la grave vicenda porta alla luce le priorità della sicurezza (spesso trascurate) con cui quotidianamente hanno a che fare le donne e gli uomini della Polizia Penitenziaria di Vercelli”.

A compiere l’evasione sono stati due detenuti albanesi, con fine pena 2029 perché riconosciuti responsabili di rapina nelle ville del Casallese e Vercellese. I due si sono calati dalla cella e si sono recati nel perimetro interno del carcere. Si sono poi arrampicati sul muro di cinta e, aiutati da un complice che ha lanciato loro delle corde, si sono calati dal muro ma uno dei due è caduto, rompendosi un braccio, ed è stato bloccato dagli Agenti mentre l’altro è riuscito a fuggire con l’aiuto proprio del complice.

In svariate occasioni, il SAPPe ha rappresentato e manifestato a gran voce la grave carenza di personale di Polizia Penitenziaria in servizio presso l’Istituto di Vercelli e soprattutto l’inadeguatezza del muro di cinta, inagibile da anni.

Per il leader del SAPPE, “questa di Vercelli è una evasione annunciata, frutto della superficialità con cui sono state trattate e gestite le molte denunce fatte dal Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria sulle condizioni di sicurezza dell'istituto. Se fossero state ascoltate le continue denunce del SAPPE, probabilmente tutti gli eventi critici denunciati e questa stessa evasione non sarebbe avvenuta. E la cosa grave è che questi numeri si sono concretizzati proprio quando sempre più carceri hanno introdotto la vigilanza dinamica ed il regime penitenziario ‘aperto’, ossia con i detenuti più ore al giorno liberi di girare per le Sezioni detentive con controlli sporadici ed occasionali della Polizia Penitenziaria".

Il SAPPE denuncia da tempo che la sicurezza interna delle carceri è stata annientata da provvedimenti scellerati come la vigilanza dinamica e il regime aperto, l’aver tolto le sentinelle della Polizia Penitenziaria di sorveglianza dalle mura di cinta delle carceri, la mancanza in organico di poliziotti penitenziari, il mancato finanziamento per i servizi anti intrusione e anti scavalcamento e, come dimostra "la vergogna del muro di cinta del carcere di Vercelli che è inagibile da anni nell’indifferenza dei vertici ministeriali e dipartimentali nonostante le nostre denunce".

Sono già in corso le operazioni di polizia per assicurare la cattura dell’evaso, che spero venga preso quanto prima. Secondo il Sappe Questa evasione è la conseguenza dello smantellamento delle politiche di sicurezza dei penitenziari e delle carenze di organico della Polizia Penitenziaria, che ha 7mila agenti in meno.

Per Capece. “Smembrare la sicurezza interna delle carceri con vigilanza dinamica, regime aperto ed assenza di Polizia Penitenziaria favorisce inevitabilmente gli eventi critici, che sono costanti e continui”.

red.cro.

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