FEDE E RELIGIONI - 20 ottobre 2021, 09:00

La buona pratica di un’agricoltura sostenibile che crea lavoro

Al via il 21 ottobre a Taranto la 49.ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. Ai lavori si parlerà anche di realtà virtuose che, ispirandosi alla Laudato si’ di Papa Francesco, adottano la prospettiva dell’ecologia integrale in campo imprenditoriale, amministrativo, comunitario e personale

La buona pratica di un’agricoltura sostenibile che crea lavoro

Giada Aquilino – Città del Vaticano

Uno sguardo “che afferma la realtà come dono” e non come “qualcosa da depredare, da sfruttare all'osso” per poi essere distrutta. Monsignor Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto, evoca lo sguardo contemplativo di San Francesco d'Assisi richiamato nell’enciclica Laudato si’ come “punto di partenza” della 49.ma Settimana Sociale dei cattolici italiani, che si muoverà pure nel solco tracciato dalla Fratelli tutti: dal 21 al 24 ottobre prossimi infatti oltre 140 vescovi, 670 delegati di 218 diocesi, esperti, esponenti del mondo politico, civile e culturale dialogheranno sul tema: “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, con l’obiettivo di riflettere su un nuovo modello di sviluppo e sull’avvio di una transizione ispirata dalla prospettiva dell’ecologia integrale.

Lavoro e ambiente

Il presidente del comitato scientifico organizzatore delle Settimane Sociali, incontrato nei giorni scorsi a Bari in occasione del Forum dell’Informazione cattolica per la custodia del creato organizzato da Greenaccord, ricorda come l’ultima edizione delle Settimane Sociali, svoltasi prima dell’emergenza pandemica nel 2017 a Cagliari, avesse come tema: “Il lavoro che vogliamo”.

“Lavoro e ambiente - spiega a Vatican News - sono due temi strettamente connessi, sono i due grandi temi che viviamo particolarmente in maniera sofferta a Taranto, per la questione dell'ex Ilva e per un inquinamento ambientale che ha prodotto molte morti, di bambini, di adulti, con il conseguente problema anche lavorativo”. È arrivato il momento, evidenzia, in cui è necessario “mettere un fine, dire basta, stop alla devastazione ambientale: questo è essenziale e in altri Paesi è già stato possibile realizzarlo”, anche con industrie siderurgiche “vicine alla città”. “Ci sono grandi possibilità legate - evidenzia - all'innovazione tecnologica: sostituire il ciclo del carbone con fonti alternative, come il gas, l’idrogeno. E con i fondi del Recovery Plan tutto questo è possibile” ed è “vitale sia per la cura della salute, che è il primo bene, sia per la cura del lavoro, che serve per mantenere la vita”.

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