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| 06 settembre 2021, 08:00

Crediti d’imposta POS: stabilite le regole tecniche

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Crediti d’imposta POS: stabilite le regole tecniche

Provvedimento n. 211996/2021 l’Agenzia delle Entrate ha, di fatto, reso operative le novità sui crediti d’imposta POS di cui all’art. 11-bis del “Sostegni-bis” che - modificando l’art. 22 del D.L. 124/2019, convertito con modificazioni, dalla L. n. 157/2019, e introducendo l’art. 22-bis al medesimo provvedimento - prevede:

• l’incremento al 100% del credito d’imposta sulle commissioni bancarie maturate nel periodo 1° luglio 2021 - 30 giugno 2022 per le transazioni effettuate mediante strumenti di pagamento elettronico in favore degli esercenti attività d’impresa, arte o professioni che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizio nei confronti di consumatori finali e che hanno ricavi o compensi non superiori a 400.000 euro.
L’incremento al 100% si applica nei soli casi in cui l’esercente adotti:

- strumenti di pagamento elettronico collegati agli apparecchi che consentono la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi;
- sistemi di pagamento evoluto (ossia strumenti di pagamento elettronico che consentono anche la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi).

• un credito d’imposta per l’acquisto, il noleggio o l’utilizzo di strumenti di pagamento elettronico in favore, tra gli altri, degli esercenti attività d’impresa che effettuano cessioni di beni o prestazioni di servizi nei confronti di consumatori finali e che:

- nel periodo intercorrente tra il 1.07.2021 e il 30.06.2022, acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti di pagamento elettronico collegati agli apparecchi per la memorizzazione elettronica e la trasmissione telematica dei corrispettivi;
- nel corso dell’anno 2022 acquistano, noleggiano o utilizzano strumenti evoluti di pagamento elettronico (che come prima già rilevato consentono anche la memorizzazione elettronica e trasmissione telematica dei corrispettivi).

La misura del credito dipende dall’ammontare dei ricavi dell’azienda e dal tipo di POS che si intende utilizzare. Più il POS è innovativo più alto sarà il credito d’imposta, fino a un massimo di 320 euro.

L’accesso a tali misure, come visto, richiede l’adozione di strumenti di pagamento elettronico evoluti o quantomeno che siano in collegamento con quelli che consentono la memorizzazione e trasmissione telematica dei corrispettivi a fini fiscali, nel rispetto delle regole tecniche stabilite dall’Agenzia delle Entrate con il Provvedimento da ultimo emanato.

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