La creatività al servizio del bene, quella che anche il Papa più volte ha chiesto per promuovere la carità, combattendo la cultura dello scarto e promuovendo la tutela dei diritti umani. Dire no allo sfruttamento delle persone, accendere i riflettori su un dramma che riguarda donne ed uomini di ogni Paese è lo scopo dell'odierna Giornata Mondiale contro la Tratta degli Esseri Umani, indetta nel 2013 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e celebrata ogni anno il 30 luglio. Per l'occasione Papa Francesco, in un tweet pubblicato sull'account @pontifex, ha ancora una volta lanciato l'invito a costruire un'economia della cura:
Nella #GiornataMondialecontrolaTratta, invito tutti a lavorare insieme alle vittime per trasformare l’economia della tratta in un'economia della cura. #CareAgainstTrafficking #EndHumanTrafficking #TalithaKum
La cura e il rispetto
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La "cura" può fare la differenza. Anche contro la tratta
https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2021-07/cura-tratta-persone-care-against-trafficking-talitha-kum-suore.html Avere cura del prossimo. Curare chi è ferito, come quei soggetti vittima della tratta delle persone. A quella cura guarda oggi Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone. Lo fa promuovendo la campagna "Care Against Trafficking", lanciata una settimana fa e con la quale si vuole dimostrare che la cura può fare la differenza in ogni fase del percorso per combattere la tratta di persone: cura per chi è a rischio, cura per le vittime e cura per i sopravvissuti. Come una goccia d'acqua in un oceano, questa campagna ha già visto fiorire iniziative in ogni angolo del mondo, dal continente asiatico alla Colombia.