Riuscirà la Sanità Valdostana a trovare, prima o poi, pace? Riuscirà l’Azienda a trovare finalmente un DG che non se ne vada vuoi per ragioni politiche, vuoi per calcolo personale. Eh sì, perché va detto che in molti sapevano benissimo che l’incarico al dimissionario Pescarmona sarebbe stato “a tempo”. Un tempo rapido, per grazia di Dio, ma che di fatto nulla ha cambiato rispetto alla situazione precedente.
Oggi ci si trova con l’ennesimo interim, non sapendo cosa succederà anche se i più informati e per sua stessa ammissione l’Assessore competente vuole chiudere la partita il prima possibile, seppur gli avvoltoi stanno già girando sulla sua testa. Eh sì, perché dei nomi “in elenco” alcuni non sono graditi al suo gruppo allargato, altri sono conditi di verdastro ed altri ancora si occupano così bene di questioni etiche che ci si chiede perché doverglielo impedire con una nomina così importante.
Certo che, futuro a parte, anche la presente gestione a distanza non aiuta. Eh sì, l’interim è già complicato di suo, ma chissà se si può gestire anche da remoto. Ormai facciamo tutto da remoto: lavoriamo, parliamo, sogniamo, coltiviamo passioni più o meno peccaminose. Anzi, forse no, quelle le facciamo ancora e spesso dal vivo, magari a singola “somministrazione” o periodica, ma sempre dal vivo.
Insomma il modello Formentera, non è replicabile nella direzione di una Azienda, né di un interim, né di una relazione extra-coniugale o affine che sia, però forse, quasi quasi, potrebbe essere quello giusto per scegliere il nuovo DG o meglio un vero DG che manca da fin troppo tempo…