Inquinano e sono dannosi: non devono essere sprecati né finire in pattumiera, neppure dopo la data di scadenza. Sono i medicinali, ecco come smaltirli nel modo corretto. Ma succede che i medicinali vengono abbandonati in un centro raccolta rifiuti ma in contenitori aperti dal quale tutti possono prenderli, bambini compresi, con le possibili conseguenze ben immaginabili.
Tutto questo a pochi metri di distanza da una farmacia che potrebbe dotarsi di un contenitore chiuso, in modo che nessuno possa prelevarli; se non gli addetti allo smaltimento.
E’ bene sapere, infatti, che I farmaci scaduti vanno portati nelle farmacie o negli ambulatori delle ASL ed inseriti negli appositi contenitori per poterli raccogliere in modo differenziato e non causare problemi all’ambiente e alla salute.
Forse non tutti sanno come funziona la raccolta differenziata dei farmaci scaduti, cosa che è invece molto importante dal punto di vista della sostenibilità ambientale e della salute pubblica. Vediamo come orientarci con questa semplice guida pratica.
Perché bisogna differenziare i farmaci
Avete trovato dentro l’armadietto dei medicinali un farmaco scaduto. Che fare?
Innanzitutto, non buttatelo nel cestino e nemmeno nello scarico del water: se non smaltita correttamente, qualsiasi tipo di medicina è infatti potenzialmente velenosa per l’ambiente.
I principi attivi in essa contenuti possono per esempio danneggiare il sottosuolo, inquinare i pozzi di acqua potabile o compromettere il funzionamento dei depuratori collocati nelle reti fognarie.
Come avviene la raccolta differenziata dei farmaci
In linea generale, la raccolta si svolge attraverso appositi contenitori situati nelle farmacie e/o in specifiche strutture sanitarie in cui gettare il farmaco (pastiglie, creme, ecc.) privo di scatola e foglietto informativo: questi ultimi devono infatti essere buttati nei contenitori riservati al riciclo della carta.
Se il medicinale è un liquido contenuto in una boccetta o flacone, va conferito tutto il contenitore, chiuso ermeticamente.
I contenitori di plastica per capsule o compresse (blister) possono essere invece riciclati nel contenitore della raccolta differenziata della plastica.
Un po’ diverso il discorso per quanto riguarda termometri, siringhe, bisturi o cannule per flebo e altri strumenti medici, che vanno conferiti presso un’isola ecologica o un ospedale che sia attrezzato per la raccolta dello specifico materiale.
E soprattutto ricordate: mai e poi mai lasciare i farmaci accanto ai normali cassonetti dei rifiuti.