Aosta Capitale - 04 maggio 2021, 16:08

Aosta: P. Laurencet (FI), 'sindaco vigili sulla comunità senza stella da sceriffo'

Paolo Laurencet

Paolo Laurencet

"A distanza di appena una settimana l'una dall'altra, sabato pomeriggio si è tenuta in piazza Chanoux, ad appena qualche decina di metri dall'Hôtel de Ville, un'altra manifestazione pubblica in spregio alle più elementari regole anti Covid-19". Così il consigliere del Comune di Aosta Paolo Laurencet (Fi) interviene nella polemica generata dal 'concerto-evento' spontaneo di sabato scorso nel capoluogo regionale.

"Il sindaco di Aosta, Gianni Nuti, ha dichiarato che non spetta a lui utilizzare gas lacrimogeni e brandire manganelli per fare rispettare le regole - ricorda Laurencet - a parte il riferimento del tutto inopportuno e anche un po' inquietante a lacrimogeni e manganelli, il sindaco Nuti afferma di avere fatto tutto quello che poteva e doveva fare, telefonando in Questura per avvisare delle manifestazioni in programma. In pratica, ha fatto quello che avrebbe potuto fare qualsiasi cittadino, e che probabilmente qualche cittadino ha anche fatto, vedendo la degenerazione in corso proprio sotto il municipio".

Al sindaco di Aosta Laurencet ricorda che "in quanto primo cittadino e in quanto autorità locale di pubblica sicurezza, spetterebbero ben altre funzioni e ben altre responsabilità rispetto al ruolo di semplice telefonista verso la Questura, a maggior ragione se le due manifestazioni, degenerate in qualcosa di molto grave, sono state autorizzate o comunque preannunciate all'Amministrazione comunale che presiede".

E rivolgendosi direttamente a Nuti, il consigliere di minoranza lo invita "anziché scomodare a sproposito gas lacrimogeni e manganelli" a prendere maggiormente consapevolezza "delle sue funzioni e delle sue responsabilità di primo cittadino. Perché nessuno le chiede di essere uno sceriffo, ma vigilare di più e meglio su quello che lei stesso autorizza nella nostra città crediamo sia un preciso dovere istituzionale suo e del Presidente della Regione/Prefetto. Anche perché sanzionare chi se n'è infischiato delle regole è ora sacrosanto, ma evitare l'esplosione di possibili focolai sul territorio sarebbe stato certamente meglio". 

i.d.

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