ISTRUZIONE E FORMAZIONE - 25 aprile 2021, 08:03

Genitori e docenti anti-Dad in piazza per 'una scuola libera e costituzionale'

Genitori e docenti anti-Dad  in piazza per 'una scuola libera e costituzionale'

"Il Covid esiste eccome e contribuisce alla morte di migliaia di persone, ma non si combatte con mascherine e violazioni sistematiche dei diritti alla salute, all'educazione e alla partecipazione".

Sul palco allestito in piazza Chanoux ad Aosta ha esordito così ieri pomeriggio Luca Vesan, portavoce del 'Comitato valdostano per la tutela dei diritti umani e costituzionali-ComiCost' che ha organizzato la manifestazione 'Adesso basta! La Dad è la morte della scuola', cui hanno preso parte circa 200 persone tra genitori e insegnanti.

Sul palco musica e interventi; moderati da Luca Vesan, portavoce del Comitato, sono intervenuti, tra gli altri, l'Onorevole Sara Cunial (ex M5S), la preside Solange Hutter, che fece lo sciopero della fame quando seppe che bisognava abbassare i voti agli alunni che non rispettavano le norme anti-covid; l'avvocato Nino Filippo Moriggia, che ha creato un Comitato per la difesa dei diritti costituzionali; Annarita Iannetti; Fabio Milani.

Il refrain è stato uno solo: "tornare in classe in favore dei bambini e contro la didattica a distanza, per una scuola nuova e migliore e per educare donne e uomini liberi".

"Qui non ci sono negazionisti - ha spiegato Vesan - ma liberi cittadini che lottano per i propri figli e per la costituzione".

Cunial e Hutter, in particolare, hanno posto l'accento sul diritto alla cultura, su come siano state chiuse le scuole ma siano rimasti aperti i centri commerciali che soffocano la piccola economia dei paesi, creando un modello di insegnamento "molto pericoloso" per i bambini.
"I danni che sta producendo attualmente questa scuola mostruosa sono incalcolabili - spiega la preside Hutter - i nostri figli sono in serio pericolo di contrarre malattie psichiatriche e fisiche. Non abbiamo più le scuole, ma istituti sanitari dove i bambini e i ragazzi non sono più liberi di espletare funzioni fisiologiche normali e naturali come un colpo di tosse o uno starnuto e dove c’è un clima di polizia dove chiunque ha avuto l’autorità di punire, sgridare, intimidire e maltrattare i nostri piccoli. Penso alle scuole dove bidelli e docenti hanno alzato le mani su ragazzi perché non indossavano correttamente la mascherina".

Non solo la scuola, tra gli obiettivi del ComiCost, che contesta l'obbligatorietà dei tamponi ("non hanno alcun valore diagnostico e sono fuorilegge al pari dell'obbligo di portare la mascherina e dell'obbligo vaccinale; tutte imposizioni" che per il Comitato violano l'articolo 32 della Costituzione italiana: "La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge".

 

pa.ga.

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