/ Aosta Capitale

Aosta Capitale | 13 aprile 2021, 19:39

Aosta: sindacati lamentano 'al sindaco Nuti risposte insoddisfacenti'

Le organizzazioni sindacali dei pensionati fortemente contrari all’aumento dell’aliquota IRPEF

Aosta: sindacati lamentano 'al sindaco Nuti risposte insoddisfacenti'

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil hanno incontrato il sindaco di Aosta Gianni Nuti in merito alla scelta - totalmente discutibile - di aumentare la pressione fiscale sui cittadini, portando l’aliquota comunale dell’addizionale  IRPEF dallo 0,30 allo 0,50%.

Durante l’incontro è stato chiesto conto delle ragioni che hanno portato la Giunta comunale del capoluogo ad adottare tale provvedimento sul quale, peraltro, le parti sociali non sono state coinvolte in alcun confronto.

SPI-CGIL, FNP-CISL, UIL-UIP hanno ribadito come in un momento come questo sia ingiusto mettere mano alla leva fiscale, aumentando le tasse ai cittadini vista la sofferenza diffusa di una grande fascia della popolazione, che sta pagando pesantemente la crisi economica e sociale, innescata dalla pandemia.

In una nota congiunta le tre sigle sottolineano di avere "ricordato all’amministrazione comunale come, invece di aumentare le tasse, si sarebbe dovuto rendere più efficiente la riscossione delle imposte comunali, oggi carente, e oggetto anche di recenti rilievi da parte della Corte dei Conti".

In sindacati hanno, inoltre, contestato la modalità della tassazione non progressiva e il fatto che esista un’unica soglia di esenzione a 10.000 euro, quando sarebbe stato necessario alzarla, introducendo percentuali di tassazione differenziate in base al reddito percepito.

"Le risposte ricevute dal Sindaco e dalla sua Vice - si legge in una nota - sono state insoddisfacenti, sia perché è evidente che sia stata scelta la strada più facile per reperire risorse finanziare, sia per il metodo, che ha escluso un coinvolgimento delle parti sociali"

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil auspicano che dal prossimo hanno si abbandoni questa impostazione e, se proprio necessaria, l’addizionale comunale diventi meno penalizzante per i redditi più bassi e più equa per tutti.
"Certo - si legge ancora nella nota - il problema non riguarda solo il comune di Aosta, ma anche l’Amministrazione Regionale, che è una delle quattro regioni d’Italia a non applicare alcuna progressività nel far pagare l’addizionale regionale, alla quale le scriventi organizzazioni hanno intenzione di chiedere al più presto un incontro".

red. pi.

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore