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FEDE E RELIGIONI | 05 marzo 2021, 00:10

Oggi venerdì 5 marzo saint Adrien – Giorno di astinenza

“Una vita che fa memoria ha bisogno degli altri, delle relazioni, dell’incontro, di una solidarietà reale che sia capace di entrare nella logica dell’accogliere, benedire e offrire; nella logica dell’amore.” Omelia del Santo Padre durante la Santa Messa e apertura del V Congresso Eucaristico Nazionale Boliviano a Santa Cruz de la Sierra - Viaggio Apostolico in Ecuador, Bolivia e Paraguay, 09/07/2015 (Papa Francesco)

Oggi venerdì 5 marzo saint Adrien – Giorno di astinenza

TEMPO DI QUARESIMA NEI  VENERDÌ DI QUARESIMA VIA CRUCIS H 18.30 IN CATTEDRALE

INDICAZIONI SUL DIGIUNO E L’ASTINENZA

Tutti i fedeli sono tenuti a fare penitenza, ciascuno a proprio modo; ma perché tutti siano tra loro uniti da una co-mune osservanza della penitenza, vengono stabiliti dei giorni penitenziali in cui i fedeli attendano in modo speciale alla preghiera, facciano opere di pietà e di carità, sacrifichino se stessi compiendo più fedelmente i propri doveri e soprattutto osservando il digiuno e l’astinenza (dal canone 1249).

La legge del digiuno obbliga a fare un unico pa-sto durante la giornata, ma non proibisce di prendere un po’ di cibo al mattino e alla sera. La legge dell’astinenza proibisce l’uso delle carni, come pure dei cibi e delle bevande che sono da considerarsi particolarmente ricercati e costosi. Il digiuno e l’astinenza devono essere osservati il Mercoledì delle Cenerie il Venerdì della Passione e Morte del Signore.

L’astinenza deve essere osservata in tutti e singoli venerdì di Quaresima.
Sono tenuti alla legge del digiuno tutti i maggiorenni fino al 60° anno iniziato e alla legge dell’astinenza coloro che hanno compiuto i 14 anni. Sono dispensate dagli obblighi le persone che hanno gravi problemi di salute.

AGENDA DEL VESCOVO DI AOSTA MONS. FRANCO LOVIGNANA

Sabato 6 marzo
Saint-Oyen, Monastero Regina Pacis - ore 9.30-16.00
Giornata di ritiro con la Comunità monastica

Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 18.00
S. Cresime

Domenica 7 marzo
Chiesa parrocchiale di Jovençan - ore 9.30
S. Cresime

Chiesa parrocchiale di Gressan - ore 11.00
S. Cresime

Lunedì 8 marzo
Vescovado - pomeriggio
Udienze

Martedì 9 marzo
Vescovado - mattino
Udienze

Mercoledì 10 marzo
Cattedrale - ore 18.00
S. Messa per la terza Stazione quaresimale

Giovedì 11 marzo
ore 8.45-12.45
Riunione in videoconferenza del Comitato CEI per la valutazione
dei progetti di intervento a favore dei beni culturali ecclesiastici e dell'edilizia di culto

Le Messager Valdotain ricorda venerdì 5 marzo saint Adrien – Giorno di astinenza La Chiesa celebra  Sant' Adriano di Cesarea Martire

Nato vicino a Rovigo nel 309, fin da giovane si impegna nell’evangelizzazione che lo porterà a Cesarea, in Palestina, a sostenere le popolazioni locali stremate da carestie e persecuzioni. Identificato, viene martirizzato in quella stessa città assieme a S. Eubulo durante l’impero di Diocleziano.

A Cesarea in Palestina, sant’Adriano, martire, che, durante la persecuzione dell’imperatore Diocleziano, nel giorno in cui gli abitanti erano soliti celebrare la festa della Fortuna, per ordine del governatore Firmiliano, fu per la sua fede in Cristo dapprima fu gettato in pasto a un leone e poi sgozzato con la spada.

Il sole sorge alle ore 7,06 e tramonta alle ore 18,08

Messaggio del Vescovo ai fedeli della Diocesi di Aosta per la Quaresima

Cari fratelli e sorelle,
l'invito a vivere la Quaresima propone un percorso segnato dal contesto della pandemia e dal tema dell'anno pastorale, riscoprire la bellezza dell'andare a Messa.
La pandemia, con il suo peso di sofferenza e di povertà, ci sprona a fare penitenza per invocare l'aiuto di Dio e a condividere tempo e risorse con chi si trova maggiormente in difficoltà. Si tratta di una strada stretta di conversione, ma Gesù ci ha assicurato che essa conduce sempre a Lui, all'incontro con Dio. La Quaresima è per eccellenza il tempo del digiuno per fare spazio a Dio e ai fratelli nella nostra vita. Non c'è digiuno cristiano senza preghiera. Non c'è digiuno cristiano senza condivisione: tolgo un po' del mio tempo per aiutare chi ha bisogno, per fare compagnia a chi è solo, per accompagnare chi è malato; tolgo qualcosa alla mia mensa e alle mie possibilità, poche o tante che siano, per far sì che altre persone e famiglie possano mettersi a tavola e abbiano il necessario per vivere in maniera dignitosa (affitto, luce, riscaldamento, vestiti, spesa ...). Tanti insieme, con gesti concreti, anche piccoli, possiamo fare molto!
Preghiera e condivisione preparano il cuore all'incontro con Dio. C'è un luogo nel quale Dio sempre ci viene incontro, la Santa Messa che ci fa vivere nella fede il Sacrificio di Gesù sulla croce, ripresentato sull'altare. Gesù Risorto non manca all'appuntamento con noi e, attraverso il memoriale eucaristico della sua Pasqua, ci dona lo Spirito, ci mette in comunione con il Padre, edifica la comunità, guarisce e rafforza le relazioni che costruiscono famiglie e società. Al riguardo mi permetto di suggerire alcuni obiettivi concreti per valorizzare nella prossima Quaresima l'appuntamento domenicale.
Per noi sacerdoti: preparare con cura e con fede la celebrazione eucaristica, in particolare l'omelia perché offra vero nutrimento spirituale alla comunità.
Per le famiglie: partecipare ogni domenica alla Messa e parteciparvi insieme, prolungando poi la celebrazione a casa durante la settimana con la preghiera in famiglia e la condivisione sul Vangelo ascoltato.
Per tutti: partecipare alla Messa domenicale con raccoglimento di fede e con l'impegno di costruire un clima di fraternità, pur rispettando le precauzioni richieste. Ci restano sempre tante possibilità, dal saluto, all'interessamento verso un'altra famiglia, alla segnalazione discreta di situazioni di fatica o di povertà, alla telefonata per informarsi di fronte ad una assenza prolungata ... Raccoglimento e relazione non si contrappongono. Non è necessario essere ‘musoni' per raccogliersi, come non è necessario essere ‘chiassosi' per essere aperti agli altri.
Auguro a tutti di vivere intensamente questo tempo santo che la saggezza bimillenaria della Chiesa ci consegna come occasione di grazia e di conversione.

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