Governo Valdostano - 26 febbraio 2021, 12:05

Silenzio del mondo politico sulla bocciatura della Consulta alla legge regionale sulle 'chiusure'

Silenzio del mondo politico sulla bocciatura della Consulta alla legge regionale sulle 'chiusure'

La legge regionale 11/2020, meglio conosciuta come 'legge anti Dpcm' è stata bocciata dalla Corte Costituzionale. Non che ci si aspettasse una soluzione diversa ma il silenzio assoluto dell’intero mondo politico valdostano è indisponente.

La legge, fortemente voluta e votata da quasi tutte le forze in Consiglio, si sono astenuti i soli rappresentanti del Pcp, voleva disciplinare l’apertura delle varie attività in contrasto al Decreto operativo in quei giorni, l’osservanza e operatività del proclama è durata pochi giorni, la legge 11/2020 è stata immediatamente impugnata dal Consiglio dei Ministri esospesa dalla Corte Costituzionale.

Come spesso accade, guardiamo all’operato di altre regioni, togliendoci il privilegio dioperare per le nostre esigenze sulle normative che ci sono concesse. Nel caso specifico il nostro riferimento è stata la legge approvata nella provincia di Bolzano, ci siamo illusi dipoter operare con norme previste sullo statuto Alto Atesino ma non da quello valdostano e non credo che i nostri politici non lo sapessero.

Siamo tutti ben consci che l’Autonomia ci permette di legiferare ma le leggi votate dal nostro Consiglio non devono mai essere più permissive o addirittura in contrasto con quelle nazionali. La legge anti Dpcm è stata una provocazione, forse si pensava che in tempo di criticità sanitaria passasse inosservata, del resto le attenzioni rivolte alla nostra regione sono impercettibili, invece no, a Roma sono molto attenti a quello che succede in tutte le regioni, probabilmente pensano solo che una comunità piccola come la nostra sia sacrificabile.

Quando poi il voto dei nostri Parlamentari era essenziale, l’allora ministro Boccia ci ha fatto intendere che l’impasse della legge 11/2020 poteva essere superato come le difficoltà che impone la legge Madia alle partecipate regionali, ora che tutto è fatto, abbiamo un Governo nuovo di zecca e la Corte Costituzionale non si è dimenticata di prenderci a schiaffi.

Ci aspettavamo una reazione delle forze politiche regionali e non un semplice 'prendiamo atto', una discussione in Consiglio sulle motivazioni della sentenza, niente, il Presidente della Giunta ha ritenuto opportuno non comunicare la bocciatura della legge 11 con lamotivazione che le leggi regionali anche se dotate di Autonomia non possono alterare in nessun modo le leggi anti Covid che nel caso di pandemia sono riservate esclusivamente allo Stato e tutti i consiglieri si sono ben guardati dal farglielo notare.

Nessun commento dai rappresentanti del Pd, partito di Governo, che aveva già manifestato perplessità con l’astensione dal voto così come il PcP, nessuno dai banchi delle forze autonomiste ha alzato il ditino per esprimere un parere, almeno un commento ce lo aspettavamo dalla Lega che ha fortemente voluto il provvedimento e critiche non le ha mai lesinate, ma ora gli scenari sono diversi, una forza di opposizione allora ma al Governo adesso ed è l’attuale Governo che ha deciso di dare proseguio all’azione intrapresa dal ministro Boccia, criticare è sempre più facile che fare.

m.r.

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