La Cia delle Alpi, costituitasi a novembre dello scorso anno, ha tenuto lunedì 21 gennaio la sua prima assemblea, rigorosamente svoltasi in videoconferenza A condurre i lavori il presidente Stefano Rossotto, intervenuto per riepilogare le attività più importanti svolte in questi mesi: l’emergenza Covid e le sue conseguenze, tra cui la lotta alla fauna selvatica e i mancati guadagni di alcuni tra i comparti più importanti del settore agroalimentare.
Gli agriturismi hanno subìto il rincorrersi dei DCPM e l’annullamento dei pranzi per le festività e le cerimonie. Per non parlare del florovivaismo, bloccato dalla pandemia.
I vivai e le aziende hanno avuto l’autorizzazione a riaprire con molto ritardo rispetto ad altri settori, oltre a vedere azzerati gli ordini per le cerimonie. La filiera del latte poi attraversa da tempo una fase di crisi acuta. Sul versante dei servizi alle imprese e alle persone, anche la società di servizi Agrialpi Service, nata alla fine del 2019 insieme a Cia delle Alpi, ha lavorato in emergenza e praticamente senza rodaggio.
C’è soddisfazione nelle parole del Presidente Gianni Champion per l’impegno e l’efficienza dei dipendenti e collaboratori. I numeri danno un’idea chiara di cosa è stato questo anno.
Per le imprese, in ambito fiscale sono 693 le partite iva aziendali seguite dai servizi contabili, le paghe riguardano 358 datori di lavoro complessivi e sul versante tecnico sono 1531 i fascicoli gestiti, e numerose le le domande PAC e PSR.
A questi servizi si aggiungono quelli erogati ai cittadini: sono stati presentati oltre 10.000 modelli 730 e 3135 modelli ISEE. E questa è solo la gestione ordinaria.
Nel 2020 gli uffici hanno lavorato senza sosta per garantire ad esempio i bonus di 600 euro e i contributi a fondo perduto sulla perdita di fatturato e soprattutto per non lasciare sole le imprese in un momento delicato e difficile. Anche la formazione ha dovuto adeguarsi alle nuove modalità di erogazione a distanza ma è ripartita con i corsi consueti.
Tanti gli interventi, le testimonianze delle difficoltà declinate nei vari territori ma anche determinazione e voglia di fare. Cia delle Alpi continuerà con la stessa forza e con la sua presenza puntuale e in difesa dei diritti delle imprese agricole, con sempre maggiore attenzione alle richieste dei suoi associati. Lo abbiamo detto molte volte in questo anno, il mondo agricolo non si è mai fermato. Neanche oggi. Durante l’assemblea sono nati infatti due vitelli di un nostro allevatore collegato online dalla sua azienda.
Lo abbiamo preso con un segno di buon augurio.