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ATTUALITÀ ECONOMIA | 24 novembre 2020, 14:23

Gestori impianti a fune, 'non ci rassegnamo a chiusura sci a Natale'

Valeria Ghezzi

Valeria Ghezzi

Con lo stop allo sci per Natale deciso dal Governo Conte i gestori degli impianti di risalita italiani temono di bruciare il 70 per cento del fatturato della stagione invernale. L'allarme è dell'Associazione nazionale esercenti funiviari-Anef, che riunisce in Italia 1.500 impianti.

"Il Natale pesa un terzo della stagione - spiega Valeria Ghezzi, presidente di Anef - però quest'anno, vista la situazione, considerato che non ci
saranno gli stranieri e che gli italiani viaggeranno di meno, in ogni caso saltare il Natale e aprire anche solo a metà gennaio vorrebbe dire perdere il 70 per cento della stagione, ammesso che si riesca ad aprire".

Pertanto per Ghezzi "rassegnarsi a chiudere a Natale è impossibile perché in gioco ci sono 15 mila posti di lavoro diretti e nella filiera ce ne sono 120 mila: ne va della sopravvivenza dei territori di montagna, del tessuto socio economico che tiene la montagna popolata e presidiata".

Ghezzi non disdegna una nota polemica: "Con tutto il rispetto per le discoteche, ma la pista da sci non è una pista da ballo. Ho un grande rispetto per il lavoro dei colleghi gestori dei locali da ballo, capisco le loro esigenze, ma un'attività all'aria aperta come lo sci non è la stessa cosa, non è la movida".

i.d.

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