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CRONACA | 28 ottobre 2020, 13:28

L’OPINIONE DI UNA LETTRICE: Il Giorno di Ognissanti non sia occasione di contagi covid-19

L’OPINIONE DI UNA LETTRICE: Il Giorno di Ognissanti non sia occasione di contagi covid-19

Gentile Direttore,

Vorrei sottoporre alla sua attenzione una considerazione che penso sia di facile comprensione per tutti e che dovrebbe interessare e preoccupare soprattutto le autorità religiose, amministrative comunali, regionali e non ultime le autorità sanitarie.

Il primo novembre in tanti cimiteri si celebrano le Messe per commemorare i defunti e in quell’occasione i parenti si recano sulle tombe per dare un saluto ai loro cari, anche se nella gran parte dei casi sono già stati sulle tombe per metterle in ordine e per portare loro fiori.

In questi giorni sappiamo anche che la nostra Regione ha un elevato indice di contagio, il più elevato in Italia, tanto che su ogni 100 persone testate, più della metà sono positive. Inoltre la somma dei ricoveri è vicina al 5% dei testati, mentre in Italia siamo sotto l’1%.

Le pare che con questi dati, così preoccupanti sia opportuno che le Messe avvengano nei cimiteri che, anche se all’aperto, soprattutto nei comuni al di sotto dei 2.000 abitanti non consentono il controllo delle distanze in quanto abbiamo tombe una accanto all’altra, con pochissima distanza, e per di più con più famigliari presenti. È vero che qualche sindaco ha disposto la presenza dei vigili, dove l’organico è composto da uno o al massimo due dipendenti, ma non è sicuramente possibile controllare che all’interno del cimitero tutto avvenga nel rispetto delle distanze.

Ci rendiamo conto a cosa si va incontro? Possibile che a nessuno sia venuto in mente? Eppure è solo questione di buon senso.

Grazie.

Grazie a Lei Cara Lettrice, la sua suggestione è assolutamente condivisibile, tanto più che per ricordare i nostri cari defunti non serve proprio la presenza fisica. Una presenza fisica che potrebbe peraltro aggravare la diffusione della pandemia.

La sua lettera, Cara Lettrice, mi da modo per pubblicare il decreto della Penitenzieria Apostolica su mandato di papa Francesco per i cattolici praticanti.

"Questo anno, nelle attuali contingenze dovute alla pandemia da Covid-19, le Indulgenze plenarie per i fedeli defunti saranno prorogate per tutto il mese di novembre, con adeguamento delle opere e delle condizioni a garantire l’incolumità dei fedeli". Lo stabilisce un Decreto emanato dalla Penitenzieria Apostolica su mandato di papa Francesco.

Inoltre, "l’Indulgenza plenaria per quanti visitino un cimitero e preghino per i defunti anche soltanto mentalmente, stabilita di norma solo nei singoli giorni dal 1° all’8 novembre, può essere trasferita ad altri giorni dello stesso mese fino al suo termine. Tali giorni, liberamente scelti dai singoli fedeli, potranno anche essere tra loro disgiunti. L’Indulgenza plenaria del 2 novembre, stabilita in occasione della Commemorazione di tutti i fedeli defunti per quanti piamente visitino una chiesa o un oratorio e lì recitino il Padre Nostro e il Credo, può essere trasferita non solo alla domenica precedente o seguente o al giorno della solennità di Tutti i Santi, ma anche ad un altro giorno del mese di novembre, a libera scelta dei singoli fedeli".

Basta un pochino di buon senso e per quest’anno lasciamo da parte d’esibizionismo ed il dolore di facciata. pi.mi.

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