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Il rosso e il nero | 12 ottobre 2020, 08:00

LA CANZONE DELL'AUTONOMIA

centrali sono i contenuti, il tema dell'Autonomia, il rapporto con i poteri centrali, il rapporto con Aosta Capitale e con i suoi nuovi equilibri politici

LA CANZONE DELL'AUTONOMIA

Tempo d'autunno, tempo di foglie che volano al vento della politica. "Oh, je voudrais tant que tu te souviennes des jours heureux où nous étions amis. En ce temps-là la vie était plus belle et le soleil plus brûlant qu'aujourd'hui...Les feuilles mortes se ramassent à la pelle...et le vent du Nord les emporte, dans la nuit froide de l'oubli, Tu vois je n'ai pas oublié la chanson que tu me chantais..". E la canzone da cantare è quella dell'Autonomia, di una Nuova Autonomia per la Valle d'Aosta, una canzone che le restituisca, integra, la bellezza dei suoi avi, delle sue montagne e del suo spirito di libertà.

E' questo che dovrà essere il tema fondamentale delle trattative politiche in corso per una nuova, solida maggioranza dopo le ultime consultazioni elettorali. Centrali sono le forze autonomiste, che sono ad un bivio: andare con le forze del Centrosinistra progressiste o con la Lega di Spelgatti, Sammaritani e Aggravi. Non è una scelta facile.

Da un lato un coacervo di forze orientate a sinistra, sulla cui compattezza si possono nutrire riserve, dall'altro una formazione forse più compatta, premiata dalle ultime elezioni, dalle ambizioni notevoli e che punta alla presidenza della nuova giunta regionale.

Ma centrali sono i contenuti, il tema dell'Autonomia, il rapporto con i poteri centrali, il rapporto con Aosta Capitale e con i suoi nuovi equilibri politici.

La situazione delle trattative in corso sembrerebbe propendere verso un'alleanza degli autonomisti con la Lega, con una maggioranza solida e stabile a 25 consiglieri, contro una maggioranza con le forze progressiste a 21. Ma i giochi sono ancora tutti aperti. Si tratta però di capire su quali contenuti programmatici e su quali obiettivi immediati puntare. Ma, al di sopra di tutto, si tratta di capire verso quale Autonomia orientarsi.

Solo dopo vengono le tessere della gestione del potere e delle panchine da occupare. Ci sarà un presidente della giunta leghista (si fa il nome di Sammaritani)? O un presidente progressista (Bertin)? Ci sarà un presidente del consiglio autonomista (Caveri)? O chi altri? Certo, la Valle è giunta ad un punto di svolta e quest'autunno sapremo quale matrimonio si avrà da fare, perchè il futuro è già qui.

Romano Dell'Aquila

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